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Foto: © Uefa.com
Il Barcelona piega il miglior Napoli stagionale: 3 – 1. Per gli Azzurri, addio in un colpo solo a due obiettivi.

Nulla da fare, non è l’anno buono. In quella che forse resta una delle migliori partite del Napoli nella stagione dello scudetto al petto, la sconfitta è doppia: fuori da Champions e da Mundialito.

Consueto 4-3-3, per Calzona, con Traoré al posto di Cajuste, rispetto alla formazione dell’andata. Al posto di Olivera gioca Mário Rui. In attacco, Osimhen è affiancato in avanti da Kvaratskhelia e Politano. Torna Rrahmani, dopo lo stop forzato per infortunio.

Il Barcelona, invece, è a forza cantera. Xavi, alle prese con un quarto di finale cruciale, scende in campo con un 16enne e un 17enne nell’undici titolare, con Lamine Yamal e Pau Cubarsí. Raphinha parte titolare.

BARCELONA SUBITO AVANTI 2-0

È la notte delle stelle e la partenza non può che essere stellare. Il Barcelona aggredisce, il Napoli risponde colpo sul colpo. Almeno fino al 15′, quando i blaugrana con un uno-due micidiale portano in due minuti il parziale sul 2 a 0.

João Cancelo riceve nei pressi della linea laterale e premia l’inserimento al limite di Raphinha, che crossa dal lato corto di sinistra dell’area di rigore: López, appostato nei pressi del dischetto, calcia di prima intenzione e piazza la sfera all’angolino basso alla destra di Meret. Barcellona in vantaggio, Napoli in bambola. Due giri di lancette, e al 17′ Yamal spinge la ripartenza del Barça e apre per Raphinha, che entra in area, evita Di Lorenzo e calcia col destro, colpendo il palo alla sinistra di Meret: il rimbalzo della sfera favorisce João Cancelo, che appoggia in rete a porta sguarnita. 2-0 Barcellona

RRAHMANI LA RIAPRE

Il Napoli non sembra scrollarsi di dosso i due schiaffi presi troppo presto e tarda a sviluppare il gioco. Occorre attendere almeno una decina di minuti per rivedere un Napoli propositivo. Al 30′ Di Lorenzo vede la traccia per servire l’inserimento in profondità sulla destra di Politano, che crossa dal lato corto dell’area di rigore: il numero 21 serve centralmente Rrahmani, che calcia col piatto sinistro di prima intenzione e trova un angolo imprendibile per Ter Stegen. Il Napoli accorcia le distanze, 2-1 a Barcellona e lo fa col difensore azzurro, che probabilmente non è esente da colpe sul goal degli spagnoli.

2-1 ALL’INTERVALLO

Dopo l’intervallo, la partire riprende ancora più viva. Torna bene il Napoli in campo, con piglio ed aggressività. Al 50′ gli azzurri reclamano un rigore, non concesso, per un netto step on foot inspiegabilmente non valutato fallo, né dall’arbitro in campo né dal Var.

Il Napoli macina gioco e mette i brividi ai padroni di casa e ai loro tifosi. Il Barca non ci sta e reagisce, ma Meret sbarra la porta e salva almeno in un paio di occasioni.

La miglior occasione passa sulla testa di Lindtsrom (subentrato a Politano), che mette fuori di un soffio all’80’. È il Barcelona, però a trovare il goal all’83’, spegnendo tutte le aspettative di pareggio del Napoli.

LEWANDOWSKI SPEGNE IL NAPOLI

Sergi Roberto chiede e ottiene il triangolo in area da Gündoğan, che lo libera davanti a Meret: il numero 20 sceglie l’assist per Lewandowski, inseritosi centralmente al suo fianco, l’attaccante polacco appoggia in rete col sinistro a porta sguarnita. Accusa il colpo il Napoli, che stavolta non ha il tempo di reagire. All’89’ è poi la cattiva sorte a dire no al Napoli, con Olivera che centra la traversa. Al 91′ ci prova ancora Kvaratskhelia, ma la palle esce sempre di un soffio.

FUORI DALLA CHAMPIONS E DAL MONDIALE PER CLUB

Finisce a Barcelona, il sogno Champions del Napoli scudettato. Finisce con recriminazioni azzurre, per il pestone subito da Osimhen, che avrebbe potuto assenare agli azzurri il riore del possibile pareggio; con un pizzico di sfortuna per la palla spedita sulla traversa da Olivera o per i due goal in altrettanti minuti, forse gli unici in cui il Napoli non è stato attento ai blaugrana. Ma finisce come specchio dell’intera stagione, anche se lo fa dopo la migliore prestazione dell’anno.

TABELLINO

Barcelona (4-3-3): Ter Stegen; Koundé, Araujo, Cubarsì, Cancelo; F. Lopez (Sergi Roberto, 60′), Christensen (Romeu, 60′), Gundogan; Lamine Yamal, Lewandowski, Raphinha (Joao Felix, 81′). Allenatore: Xavi

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui (Olivera, 64′); Anguissa, Lobotka, Traoré (Raspadori, 78′); Politano (Lindstrom, 64′), Osimhen, Kvaratskhelia (Nonge, 93′). Allenatore: Calzona

Arbitro: Makkelie NED Assistente 1: Steegstra NED Assistente 2: de Vries NED Quarto Ufficiale: Lindhout NED Var: Dieperink NED Avar: Ruperti NED
Reti: 15′ Fermin (B), 17′ Cancelo (B), 30′ Rrahmani (N), 83′ Lewandowski (B)
Ammoniti: Christensen (B), Yamal (B), Juan Jesus (N), Traoré (N), Olivera (N)
Angoli: 7 a 2
Recupero: 3′ p.t., 4′ s.t.

Aniello Renga