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Nuove sede, stesso cinema. Il Partito Democratico rientra in scena con la stessa scenografia: caos totale. Ieri sera sono ripresi i lavori dei democratici con la prima novità, presso i locali di Calatia Libera è apparso il logo del Pd, come se il primo partito della città fosse diventato una succursale della lista civica di Enzo Santangelo. Questa è l’unica novità perchè per il resto tutto invariato. I sub commissari spingono per effettuare il congresso cittadino subito con le tessere 2016, gli altri si sono armati di senso di responsabilità e hanno chiesto che al congresso potessero partecipare anche i nuovi iscritti 2017 per avere una platea più rappresentativa rispetto alla realtà uscita dalla tornata elettorale. A far saltare il banco è stata la proposta del veterano Enzo Correra: i sei ex consiglieri comunali in segreteria e il segretario cittadino da scegliere all’interno di loro stessi. Un’idea ragionevole se si pensa che questi soggetti hanno preso un consenso enorme e sono rimasti in consiglio comunale un giorno. Il Partito Democratico dovrebbe ripartire dai volti nuovi che sono riusciti a strappare un seggio in consiglio comunale, ma come al solito, quello che può essere un discorso normale, in casa democratici diventa anormale. Alfonso Ventrone è andato su tutte le furie inveendo prima contro Enzo Correra, poi contro Maurizio Reitano e, cosa ancora più grave, contro Benedetta Del Vecchio. Almeno con il gentil sesso dovrebbe utilizzarsi un comportamento etico di altra natura. Morale della favola, la riunione ufficiale del Pd termina con un nulla di fatto e il blitz organizzato dai sub commissari per arrivare all’elezione del nuovo segretario cittadino in tempi rapidissimi è praticamente saltato. Ovviamente i sub sommissari hanno nuovamente evitato di parlare dei tesserati iscritti che hanno votato un altro sindaco e dei tesserati che si sono candidati in coalizioni opposte, forse perchè alla base di tutto c’è un tentativo di recupero di qualche personaggio nonostante abbia assunto posizioni nette e contrarie al candidato sindaco Peppe Razzano. Insomma, nessuno si preoccupa della prospettiva del centrosinistra e della scelta del nuovo candidato sindaco, ma l’unico problema è diventato la corsa all’accaparrarsi la gestione del Partito Democratico. Staremo a vedere cosa succederà, i nomi in campo restano sempre gli stessi: Alfonso Formato per Angelo Campolattano, Angelo Tenneriello spalleggiato da Maurizio Reitano e Peppe Razzano, Alfonso Ventrone per se stesso, Gianluca Capalbo per Enzo Santangelo. Sull’assenza di Razzano  e Santangelo alla riunione di ieri sera non abbiamo avuto notizie del perchè, ma sicuramente entrambi non resteranno a casa a guardare.

bocchetti