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«Neanche un metro cubo in più di cemento, zero case nuove, più servizi e infrastrutture». Il candidato sindaco del centrosinistra Giuseppe Razzano indica le direttrici lungo le quali dovrà essere sviluppato il nuovo Puc. «La città ha bisogno di uno strumento urbanistico – ha ripreso Razzano – al quale lavoreremo sin da subito con tutti i Maddalonesi, associazioni, parti sociali, forze politiche, ma anche singoli cittadini volenterosi. Il nuovo Puc servirà a costruire una rete di servizi efficiente, delle infrastrutture moderne e ad armonizzare lo sviluppo della nostra città con quella dei comuni limitrofi. Non intendiamo, invece, mettere un solo mattone per abitazioni, dal momento che la città non ne ha bisogno». Razzano sottolinea come, troppo spesso, si confonde il concetto di Puc con quello di cementificazione. «Un buon Puc è un piano che è in grado di fotografare le esigenze di una città e di pianificarle – ha ripreso Razzano – Maddaloni oggi ha bisogno di regolamentare il proprio sviluppo con norme certe e secondo criteri urbanistici moderni. E’ questa la funzione che intendiamo dare al nostro Puc. Nel nostro modello di città c’è un bilanciamento dei servizi e delle infrastrutture tra centro e periferia in modo che tutti i maddalonesi possano usufruire delle stesse possibilità. Questa operazione è possibile con regole certe che oggi solo il Puc ci può dare. Chi immaginava che il Puc potesse essere, invece, lo strumento per placare gli appetiti degli speculatori e degli affaristi è rimasto deluso. Mettere un #puntoeacapo, significa sbarrare le porte a questi personaggi. Io non potrò mai essere il candidato di chi pensa di potersi arricchire sulle spalle dei maddalonesi. Per essere chiari tutti gli appalti che saranno affidato nella mia amministrazione saranno gestiti dall’Anac e dalla stazione unica appaltante. Non ci interessa chi siano le ditte, quello che ci importa è ricostruire Maddaloni in un quadro di trasparenza e legalità».

bocchetti