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Massimiliano Festa, ex parà della Brigata Folgore, ha trovato forza e coraggio per parlare di alcuni buchi neri della nostra storia come le morti misteriose dei colleghi Marco Mandolini e Lorenzo D’Auria e l’assassinio di Ilaria Alpi, inviata del TG3 uccisa nel 1994 nell’inferno di Mogadiscio

Un caso di cronaca che ha toccato il cuore degli italiani, una morte sulla quale aleggiano ancora molti dubbi, un’amicizia profonda che meritava di essere messa nero su bianco. Sono questi i principali spunti che danno vita a “Pioggia Salata“, intenso e toccante romanzo di Massimiliano Festa, ex parà della Brigata “Folgore” di Livorno, che tra mille difficoltà è riuscito a pubblicare un libro dove la fantasia del racconto e dei personaggi si intreccia con storie dure e commoventi di vita vissuta. Grande successo nella classifiche Amazon e nei Mondadori BookStore che fanno del libro un autentico best seller

Sullo sfondo di “Pioggia Salata“, scenari di guerre viste in TV, conflitti non da epoca moderna e le ferite ancora oggi non rimarginate per le morti misteriose dei suoi colleghi Marco Mandolini e Lorenzo D’Auria, ex paracadutisti e agenti segreti del Sismi. Tra le pagine del bellissimo libro di Massimiliano Festa, potente più che mai, anche il caso Ilaria Alpi, giornalista-inviata del TG3, assassinata nell’inferno di Mogadisco nel 1994. Ma cosa avevano in comune questi tre ragazzi? La risposta è da brividi: l’esperienza in Somalia, dove si sono intersecati gli interessi di uomini senza scrupoli appartenenti all’intelligence americana e ai Servizi Segreti italiani. 

L’inviata del TG3, Ilaria Alpi, uccisa nel 1994

Le storie che racconto nel romanzo iniziano nel 1998 in Kuwait. Lì conobbi Zoya – racconta Massimiliano Festa alla redazione di Giornale News – una ragazza vicina alla CIA, che inizialmente, commettendo un gravissimo errore, considerai anonima e innocua. La presentai a Lorenzo D’Auria che mi gelò: “Stai attento, quella donna è l’incarnazione dell’inganno, un enigma vivente”. Zoya, divenuta petalo e lama sul mio cuore, una notte mi sussurrò un segreto inconfessabile. Nel 2024 i miei figli, compreso il tormento interiore del loro papà, mi dicono: “Sappiamo cosa ti frena, ma noi ormai siamo grandicelli. Pubblica Pioggia Salata, non avere paura… Noi non ne abbiamo”. Le parole sincere dei miei ragazzi mi hanno convinto ad aprire il cassetto dei ricordi e a ritrovare dolori mai sopiti. Accantonata la preoccupazione maggiore, decido di combattere impugnando un’arma micidiale: l’inchiostro. Il segreto di Zoya si intreccia con gli omicidi misteriosi e sboccia il romanzo“.

Il libro “Pioggia Salata, che vive di continui colpi di scena e di personaggi da scoprire, è ispirato da fatti e persone reali, aspetto percepito dai lettori che, mentre sfogliano le pagine, sedotti dall’imprevedibile coraggio di donne comuni, e incuriositi dai retroscena opachi di chi ha vissuto sul campo determinate esperienze militari, si lasciano cullare da una sensazione: non è solo un romanzo. Il successo e le attenzioni che sta ricevendo l’opera in queste settimane, fanno di “Pioggia Salata” un romanzo avvincente, evocativo, teatro di guerra e d’amore ma soprattutto scritto con la mano sul cuore da Massimiliano Festa.

Vincenzo Lombardi