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San Felice a Cancello –
L’inchiesta sulla morte del giovane Andrea Ruotolo, avvenuta in Albania il 2 agosto 2010 in circostanze ancora troppo poco chiare, prosegue e va avanti. Dopo l’estumulazione eseguita ad ottobre 2015, al solo fine di verificare, laddove possibile, gli esiti di un’autopsia incompleta proveniente proprio dall’Albania, autopsia per cui il perito della famiglia Ruotolo corrispondeva al generale dei Ris in pensione prof. Luciano Garofalo, volto noto delle più intricate inchieste italiane, il caso approda sulle reti rai in prima serata. Le telecamere di “Chi l’ha visto”, nota trasmissione condotta da Federica Sciarelli, sono giunte a San Felice a Cancello per accendere i riflettori su questo caso, rimasto a distanza di anni con ancora troppe ombre. Ad onor di cronaca si ricorda che Andrea, con un gruppo di altri giovani sanfeliciani, era in vacanza in Albania per un campo umanitario con i bimbi di Milot; il giovane ingegnere viene rinvenuto morto, annegato in un fiume nella zona di Lac, dopo una caduta. Troppe, le domande della famiglia rimaste senza risposta, a partire dal fatto che Andrea nuotava senza alcuna difficoltà. La famiglia di Andrea Ruotolo, a tutt’oggi non rassegnata, cercherà ancora una volta la verità sull’accaduto, affidandosi al noto programma di Rai 3 che metterà in onda il servizio su Andrea mercoledì 5 aprile a partire dalle ore 21.15 e che ha deciso di tenere aperte le linee telefoniche per qualunque segnalazione, anche anonima, sul caso. Potrebbe infatti bastare una semplice indicazione, tutelata appunto dall’anonimato garantito dalla redazione del programma Rai, a far accendere una piccola luce sul caso e dare nuova speranza alla famiglia ancora in cerca della verità su cosa sia realmente accaduto quel 2 agosto di sette anni fa.

bocchetti