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Continua la mobilitazione degli allevatori per fermare il massacro delle bufale e per salvare la mozzarella DOP, l’oro bianco della Campania Felix.Dopo varie manifestazioni di lotta a livello provinciale, campano, ed anche nazionale, sabato 27 e domenica 28 vi sono stati due iniziative rilevanti. La prima si è svolta a Casal di Principe con un seminario nella sede di NCO (Nuova Cucina Organizzata) in cuiGianni Fabbris, a nome del Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino, ha illustrate le proposte e le rivendicazioni. In primo luogo è stata ribadita la richiesta al governo di intervenire per risolvere il problema della brucellosi e della tubercolosi, che da anni affligge il comparto. Sono intervenuti anche la dott.sa Manuela Tittarelli (responsabile del centro nazionale sulla brucellosi) e Vincenzo Di marco lopresti (responsabile dell’ area si Barcellona Pozzo di gotto per l’IZS della Sicilia).                                                                                                                        A seguire vi è stata una manifestazione culturale con artisti e personalità del mondo dell’arte che si sono riuniti per intrattenere una folla di  trecento persone, che si è ritrovata  a Grazzanise in località Borgo Appio nella stalla ora vuota di Pasquale D’Agostino, uno dei tanti allevatori che non ha più bufale, dove è stato intonato un “Requiem in memoria della strage delle bufale” eseguito dagli allievi del conservatorio San Pietro a Maiella tra le balle di fieno, guidati dal loro maestro, Luca Signorini. Come ha sottolineato Fabbris è stato un appuntamento che gli allevatori del casertano hanno voluto dopo due anni di mobilitazione contro quello che definiscono il piano “farsa” della brucellosi e la tubercolosi adottato dalla Regione Campania. Un piano che “sinora è risultato fallimentare, che non è riuscito a sconfiggere malattie che sono diventate endemiche e che rischiano di azzerare il nostro patrimonio bufalino che da generazioni è il vanto di questo territorio. Con l’orchestra di Luca Signorini, si sono esibiti diversi altri artisti che hanno aderito all’appello lanciato nelle settimane scorse dall’attrice Valeria Vaiano: si tratta di Patrizio Rispo, Agnese Laurenza, Bruno Spagna, I Cantori di Caudium (Pompeo Ferraro, Maria Rosaria Clemente, Elena Sbaragli, Roberto Citarella, Giuseppe Gallo, Gaetano Cecere), Daniela Cenciotti, Rosaria De Cicco, Marco Zurzolo, Ciccio Merolla, Dolores Melodia, Peppe Lanzetta, Valeria Vaiano, Cinzia Mirabella, Alan De Luca, Gino Giammarino, Paola Pesano, Anna Maria Pugliese e il maestro Massimo Testa.                                                                                                                                       All’inizio del concerto sono state lanciate tre grandi campagne: la prima intitolata “ Giù le mani dalla mozzarella di bufala”. La seconda grande campagna volta a  salvare la transumanza, che consente sgli animali al pascolo libero potersi spostare dalle zone di montagne alla pianura e viceversa secondo il ciclo naturale millenario dell’avvicendamento delle stagioni. Va osservato che l’Italia ha ottenuto il riconoscimento della transumanza come patrimonio dell’umanità dall’Unesco. A tal fine è stato  che rilevato che se le bufale sono ostrette a non potersi muovere liberamente nei pascoli, il risultato può essere la cancellazione di un patrimonio storico come è quello della transumanza. Il terzo punto – ha aggiunto Fabbris – riguarda la nomina di un commissario nazionale per la lotta alla brucellosi e tubercolosi. Nelle scorse settimane il Governo si è impegnato ad intervenire in merito. A questo punto si attende una risposta martedì sera in occasione dell’assemblea degli allevatori convocata ad hoc. Da mercoledì, se le risposte non ci saranno, i trattori 29-01saranno in mezzo alle strade. Se non ci saranno risposte, dalla prossima settimana di nuovo trattori in strada”.

Come rete delle Piazze del sapere abbiamo chiesto al mondo del terzo settore e della cultura casertana di sostenere questa lotta decisiva per il futuro economico sociale e per lo sviluppo della nostra terra.

Redazione