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MADDALONI- “Siano benedetti il Coronavirus e il delirio collettivo”. La Buttol annuncia “un week end dedicato al lavaggio e alla sanificazione dei luoghi pubblici più frequentati” e scoppia la polemica dura. A lanciare accuse pesanti è il consigliere comunale Angelo Tenneriello (Maddaloni Positiva).

Ma lei è contro la prevenzione?

Affatto. Sanificare le strade è cosa buona e giusta. Dico di più: è un’azione necessaria come contrasto preventivo verso le “coinfezioni”. Ogni qualvolta esiste un vettore di contagio diffuso è buona prassi impedire e contrastare tutte le condizioni che possono facilitare infezioni associate. Tanto premesso, è molto grave che si operi la sanificazione, non già in chiave preventiva sempre, ma come risposta singola ad una emergenza, più o meno scientificamente giustificata.

In soldoni, mica bisogna aspettare il Coronavirus per lavarsi le mani?

Rettifico la domanda: mica bisogna aspettare il Coronavirus per sanificare le strade? Sia chiaro, va bene la sanificazione ma l’occasione giunge a proposito per sollevare una questione ben più grave: l’applicazione carente e o insufficiente del capitolato d’appalto. Diamo alla Buttol più di 400 mila euro al mese in cambio di un servizio largamente deficitario. Ricordo che la sanificazione periodica, e non indotta dal terrore irrazionale di una pandemia, dovrebbe essere ordinaria. Domando all’amministrazione: prima di oggi, quanti interventi analoghi sono stati effettuati? Domanda che si somma alle interrogazioni, senza risposta, sulla gestione deficitaria del servizio di igiene urbana.

Torniamo alla sanificazione. Cosa c’è che non la convince?

Il solito intervento spot, puntuale, una tantum. Il lavaggio e la disinfezione delle strade deve essere periodico altrimenti non serve a nulla. A che serve sanificare alcune aree mentre il resto delle territorio è lasciato a se stesso?

E’ una interrogazione?

C’è da chiedersi quali interventi si ritiene di metter in atto nelle aree puntualmente oggetto di abbandono dei rifiuti? Che fare nella aree dove si pratica la deiezione canina sistematica, vero vettore di infezione? E che fare in quelle zone infestate dai roditori? Di monnezza e zoccole questo territorio non è affatto privo.

Quindi è in discussione come al solito, e come sempre, la gestione del servizio di igiene urbana?

E’ ovvio che lo sia. Lavaggio delle strade, utilizzo dei mezzi di raccolta e spazzamento, copertura della raccolta e dello spazzamento, percentuali della raccolta differenziata, servizi presso le isole ecologiche, gestione delle compostiere: quali di queste attività supera la sufficienza o è ritenuta ottimale rispetto alle esigenze del territorio? Sanificazione o non sanificazione, tutte queste interrogazioni o domande continuano a non avere risposte da mesi. Non posiamo tacere.

Redazione