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I sindacati confederali chiamano e la Prefettura risponde. Si valuta l’ipotesi di un aumento quinquennale di appena due centesimi da applicare ai pedaggi dei mezzi pesanti, per fare la bonifica dei rifiuti sepolti in tempi celeri

MADDALONI- La spallata dei sindacati. Rivolta delle segreterie provinciali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt-UilI contro le «criticità per il completamento dello svincolo autostradale Maddaloni-Interporto». L’allarme, taciuto, minimizzato e ignorato contro le lungaggini e il rischio dell’ennesimo ritardi nell’inaugurazione dello svincolo, non è caduto nel vuoto. La Prefettura convoca le parti e ha chiesto informazioni a Autostrade per l’Italia. Non c’è tempo da perdere. L’ennesima discarica sepolta e i ritardi dell’azione di bonifica hanno fatto saltare l’annunciare inaugurazione per l’inizio settembre. I sindacati non ci stanno: mancano circa 700 mila euro per rimuovere in sicurezza e avviare in discariche autorizzate i terreni contaminati, contenenti residui di batterie esauste, ancora presenti sull’area dove dovrà sorgere  la rotonda raccordo con la viabilità ordinaria del casello autostradale Maddaloni-Interporto sull’A30. Tommaso Pascarella, Pasquale Federico e Gianfranco Spanò (rispettivamente segretari provinciali di Filt, Fit e Uilt) si dicono preoccupati solo per le «gravi ricadute sulla la viabilità e i costi sociali ed economici, che l’ennesimo slittamento, anche minimo, dell’apertura (prevista per inizio settembre) avrebbe sulla viabilità e sui progetti urgenti di decongestionamento dell’area di retrocasello di Caserta Sud e per la vita di migliaia di automobilisti e centinaia di aziende». Hanno chiesto che di faccia presto. L’opera va aperta al traffico entro la fine del 2024. Mancando i fondi del comune e del Ministero per le Infrastrutture accolta con favore la proposta di “un aumento quinquennale di appena due centesimi da applicare ai pedaggi dei mezzi pesanti, per fare la bonifica in tempi celeri.

Redazione