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MADDALONI- La periferia non si ribella più. Anzi, è contenta di come vanno le cose e soprattutto di quelle che non vanno. Da oltre un mese, dopo l’ultimo allagamento disastroso, resta inalterata la strada distrutta, transennata, con asfalto e trombini saltati. Ma è aperta al traffico. Sei anni fa, una cosa del genere avrebbe fatto scoppiare una rivolta. Oggi, non più. Va tutto bene. Un pò meno per gli automobilisti costretti al transito a passo d’uomo (velocità massima consentita di 10 km/h) ad una gimkana per evitare transenne, buche e deformazioni delle sagoma stradale. In alcuni punti è possibile transitare su appena due metri di strada superstite causa cedimento della pavimentazione laterale. Restano i danni e la beffa: Non si comprende perché l’arteria non sia chiusa a non residenti. Oltre al danno c’è anche la beffa: ad ogni esondazione, scatta in automatico l’ordinanza sindacale di divieto di commercializzazione dei prodotti agricoli sui terreni alluvionati. Va tutto bene? Non proprio.
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