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MADDALONI- Appuntamento dopo Pasqua. Nuova udienza dei creditori per il Villaggio dei Ragazzi. Dopo l’ultima l’esito, apparentemente, sembra contraddittorio: il classico bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Veniamo ai fatti: c’è stato di nuovo il voto contrario in massa dei creditori non privilegiati (tecnicamente chirografari), tra cui la Curia Vescovile. Ma tra circa 20 giorni, ci sarà una nuova convocazione a beneficio dei creditori che non potuto esercitare il diritto di voto. E allora il quadro sarà più chiaro. Il risultato è che si allungano i tempi per l’«omologazione del concordato» ma il voto in sè, al di là dell’esito finale, non sarà decisivo. Alla luce delle modifiche apportate alla legge fallimentare (art.180), toccherà ai giudice verificare, carte alla mano, se sussistono due condizioni decisive: il «raggiungimento delle maggioranze necessarie per l’omologa del concordato» e soprattutto se la «proposta consenta all’Erario/INPS la migliore soddisfazione rispetto all’alternativa liquidatoria». Non è più una questione di favorevoli o contrari ma di convenienza, e quindi di sostenibilità, della proposta presentata dal Villaggio dei ragazzi e più volte rimodulata. D auna parte ci sono le legittime richieste documentate dei creditori e dall’altra un’offerta che si fonda su molti capisaldi. Tra essi, i più significativi sono: la proposta  di dilazione del debito decennale (in 20 rate) vantato dall’Inps; la disponibilità di altri 2,5 milioni di euro (in aggiunta i tre annuali correnti) da destinare a sostegno del concordato da parete della Regione e le norme di tutela del nuovo «Codice della crisi d’impresa». E’ l’anni sesto di una vicenda giudiziaria che vale 33 milioni di euro. Non è dato fare facili previsioni sull’esito finale. Ma se la strategia del Villaggio dei Ragazzi o meglio del commissario straordinario Felicio De Luca è quella dei piccoli passi in avanti si può affermare: anche questa volta, in attesa di decisioni certe e definitive, il Villaggio dei Ragazzi si è avvicinato verso una possibile via d’uscita.

L’assessore Lucia Fortini e il presidente Vincenzo De Luca
Redazione