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MADDALONI- Attenti al cranio: volano i tombini in via Cancello. E il “Comitato Abc”, l’unico sodalizio che da anni continua a denunciare i fatti e i misfatti della periferia abbandonata, torna all’attacco. Il presidente Fabrizio Crisci, uomo ruvido e rompi scatole, spara a zero.

Fabrizio Crisci

Torna a tuonare?

Il troppo è troppo. Basta vivere nella fogna. Non si può vivere nella fogna. Se qualcuno (e ne sono tanti) si è rassegnato, io non ci sto.

Ma la questione delle esondazioni dell’ex-Casmez è questione complessa, data e chiama in causa la Regione…

Veramente chiama in causa molti smemorati che hanno calcato il palcoscenico della politica locale, provinciale, e regionale e nazionale. Ma a tombini esplosi mi interessa ben altro: basta vivere a contatto per gli effetti della contaminazione ambientale prodotta dal ritiro dei liquami. Quando si ritirano le acque reflue tracimate l’emergenza non è affatto finita.

Sarebbe?

Continua perchè insieme ai fanghi si sedimentano sabbie maleodoranti. E il terriccio contaminato arriva ovunque: sulle coltivazioni agricole e nelle abitazioni private, lungo le cunette di scolo dell’ex provinciale Nola-Caserta (meglio nota come via Cancello) e ovviamente in tutti gli avvallamenti naturali. Per questo il “Comitato Abc”, impugnando le numerose certificazioni dell’’Uopc (Unità operativa prevenzione e controllo) dell’Asl (che classificato come rifiuto speciale il materiale accumulato sui terreni e soprattutto lungo sul ciglio della strada) ha scritto alle autorità competenti all’Arpac e all’Asl per una verifica del «superamento dei valori delle concentrazioni soglia di rischio (CSR)».

Risposte?

Risposte sempre a metà. Ma noi non molliamo. Ritorneremo a formulare pressanti solleciti per «avviare davvero l’urgente sanificazione chiesta, più volte, dalle competenti autorità sanitarie».

Redazione