00 4 min 5 anni


“Latte nelle scuole” è la campagna di educazione alimentare sul consumo di latte e prodotti lattiero caseari destinata agli allievi delle scuole primarie, finanziata dall’Unione Europea e realizzata dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo.

Al progetto ha aderito la scuola primaria annessa al Convitto Giordano Bruno di Maddaloni, che, grazie alla referente Giovannina Gnarra, ha coinvolto, i suoi 263 allievi. Stamane c’è stata la prima distribuzione.

Una particolare attenzione è stata posta pure ai vari casi di intolleranza al lattosio, per cui si è provveduto ad informare il distributore della necessità di fornire anche latte delattosato e prodotti caseari arricchiti da lactobacillus acidophilus, oppure a base di lattasi o lattosio predigerito. 

Nonostante il latte sia la prima fonte di calcio della dieta italiana e il suo corredo di acqua, proteine di eccellente valore biologico, zuccheri, grassi in percentuale equilibrata, vitamine (soprattutto del gruppo B) e altri minerali tra cui potassio, fosforo e zinco, ne fanno un prodotto ad elevata “densità nutrizionale”, il suo consumo è in continuo calo e nettamente al di sotto delle raccomandazioni scientificamente accreditate. Per queste ragioni la scuola primaria maddalonese, guidata dalla rettrice, prof.ssa Maria Pirozzi, ha accolto la sollecitazione venuta dal ministero ed ha programmato l’attività, correlandola a quelle già previste dai vari percorsi di educazione alimentare, elemento emblematico e trasversale del curricolo, oltre che fondamentale tassello dell’educazione alla salute.

L’azione, infatti, gioca un importante ruolo educativo, essendo volta allo sviluppo di abitudini alimentari e nutrizionali sane che dureranno per tutta la vita.

La consapevolezza che proprio in età scolare si impostino e consolidino le abitudini alimentari del bambino, impone alla scuola l’assunzione di un ruolo determinante quale agenzia formativa anche in questo settore. Scopo primario deve essere la realizzazione e la diffusione di un processo di recupero di corrette abitudini alimentari, per contribuire allo sviluppo di uno stile alimentare salutare.

Considerando che un’alimentazione sana non deve solo rispettare le necessità qualitative e quantitative dell’organismo, ma deve armonizzarsi con la sfera psicologica e di relazione dell’individuo, i docenti del Convitto sanno bene che la finalità dell’educazione alimentare si persegue con il raggiungimento di alcuni obiettivi significativi per la salute e il benessere della popolazione scolastica, già nel breve e medio periodo. In particolare, nell’ambito del curricolo verticale, lavorano per incentivare la consapevolezza dell’importanza del rapporto cibo-salute, per favorire l’adozione di sani comportamenti alimentari, per promuovere la conoscenza del sistema agroalimentare e la trasversalità dell’educazione alimentare negli aspetti scientifici, storici, geografici, culturali, antropologici, ecologici, sociali e psicologici legati al rapporto, personale e collettivo, con il cibo, oltre che per promuovere un concetto di socialità complessiva del cibo, che partendo dalla sicurezza, incorpori aspetti valoriali relativi a sostenibilità, etica, legalità, intercultura, territorialità.

bocchetti