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SAN FELICE A CANCELLO – Sono in 120, tra scrutatori e presidenti di seggio, che attendono ancora di ricevere poco più di 145 euro a testa, quale compenso per le operazioni elettorali di settembre scorso, quando si votò, in uno, al referendum e alle elezioni regionali. In diversi di loro si sono rivolti al Luigi Mazzone, avvocato e politico della città, perché si facesse portavoce delle istanze dei più giovani, anche quale presidente di sezione durante le stesse operazioni elettorali.

Avvocato Mazzone, può spiegarci qual è stato l’intoppo?

Il covid-19 ha innescato un vero corto circuito burocratico-istituzionale.

In che senso, scusi…

Da giorni i 120 ragazzi cercano di avere delle informazioni ma dalla banca tesoriera non arrivano risposte al telefono e nemmeno alle pec. Dalla filiale mi hanno spiegato, infatti, che per disposizioni anti-Covid possono ricevere solo, previo appuntamento, i propri correntisti e pertanto non possono essere pagati allo sportello i mandati di coloro che non sono clienti. Quindi anche riuscendosi a prenotare, per coloro che non hanno il conto presso la stessa filiale, praticamente è inutile.

Quindi, chi non ha il conto presso la filiale non potrà incassare il mandato, così come si è sempre fatto?

Esattamente. Ancora più assurda poi, sarebbe la soluzione del problema: il Comune dovrebbe modificare la determina, annullando gli attuali mandati di pagamento, facendo richiesta di assegni circolari, per poi organizzarne il ritiro presso l’ufficio comunale. E mica è tutto…

Perché c’è ancora altro?

La filiale per organizzazione interna non emetterebbe direttamente gli assegni circolari, ma per tramite della sede principale di riferimento. Il fatto più grave è che la filiale dimentica che è pur sempre la banca tesoriera del Comune.

E chi non ha un conto, come incassa i compensi?

Ed è proprio questo il corto circuito. Dispiace tanto per questi ragazzi che sono costretti ad aspettare ancora dopo essersi sacrificati a seguire le operazioni elettorale, in un periodo non facile causa covid. Pur facendo le corse entro Natale, per qualcuno bisognerà attendere Pasqua, almeno si spera, quando si avrà la ripresa della vita normale.

Redazione On Line