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MADDALONI- Comune e Ise domani sposi. Domani parte l’iter per la richiesta consensuale finalizzata «definire totalmente le controversie instaurate, sia innanzi alla Commissione Tributaria provinciali che in altre sedi, sull’ammontare e il pagamento delle imposte e dei tributi locali». Si persegue la logica del reciproco vantaggio, l’ente locale passa alla riscossione di quattro rate trimestrali da 750 mila euro cadauna per un pagamento annuale complessivo di tre milioni di euro fino all’estinzione del credito vantato e ancora non riscosso. L’Ise invece risparmia due milioni di euro avvalendosi della ridefinizione del tributo e quindi dell’applicazione delle sanzioni ridotte che saranno ricalcolate sulla base della proposta conciliativa. Basterà? Vi anticipiamo i commenti del giorno dopo. L’amministrazione rivendicherà: il merito di aver chiuso l’ennesimo contenzioso; la primogenitura di essere passata alla riscossione e di aver ossigenato le casse asfittiche del comune potendo garantire servizi oggi inimmaginabili. I perplessi guarderanno il bicchiere mezzo pieno: l’insufficnete tutela dell’ente; la mancanza di vincoli in caso di inottemperanza e lo sconto (sebbene previsto della legge) che viene vissuto come il solito doppiopesismo cioè trattamento bonario e conciliante con i poteri forti e future ganasce fiscale (made by Agenzia delle Entrate) per i pesciolini piccoli e piccolissimi. Accadrà così, è già tutto scritto. E’ l’eterno ritorno di una classe dirigente alle prese con la dura sfida del cambiamento.

bocchetti