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Carabinieri e Procura individuano rapinatore grazie ad una cicatrice. Misura cautelare in carcere per un 36enne

I Carabinieri della Tenenza di Cercola hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Nola su richiesta della locale Procura nei confronti di un 36enne di Acerra già noto alle forze dell’ordine.

L’uomo è gravemente indiziato dei reati di rapina armata e lesioni personali in danno di un privato cittadino.

I fatti risalgono allo scorso 16 novembre e sono avvenuti presso lo scalo ferroviario di Acerra.

Le indagini effettuate dai Carabinieri di Cercola coordinati dalla Procura di Nola hanno permesso di raccogliere diversi indizi nei confronti del 36enne che, armato di cacciavite, avrebbe rapinato la vittima (che stava rincasando) dello smartphone e di altri effetti personali cagionandogli lesioni personali consistite in un “trauma contusivo mascella e ginocchio sinistro, ferita lacero contusa al capo”. In particolare nel corso dell’attività investigativa, emergeva che l’autore dell’evento, così come descritto dalla vittima, possedeva come segno distintivo, una ferita al collo presumibilmente dovuta ad un intervento chirurgico: tale informazione veniva approfondita dagli investigatori che accertavano come l’odierno arrestato avesse subito anni addietro un intervento chirurgico alla gola, permettendo quindi di ricondurre la figura del rapinatore a quella del 36enne colpito dal provvedimento.

L’odierno indagato è stato trasferito in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.

E doveroso rappresentare che il presente procedimento pende nella fase delle indagini preliminari e che l’indagato, per questa vicenda, non può essere considerato colpevole sino a passaggio in giudicato della sentenza di condanna.

Redazione