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MADDALONI- Comune di Maddaloni nei guai. Anzi nella mani della Corte d’Appello di Napoli. Non c’è via d’uscita dal contenzioso storico tra l’ente locale e una parte degli eredi de’Sivo. La guerra giudiziaria intorno alla Torre Artus e al parco collinare è entrata nel vivo. Depositati gli atti, siamo alle battute finali. Dopo aver concesso la sospensiva e fermato le ruspe, la Corte di Appello sta per pronunciarsi sull’abbattimento dell’acquedotto comunale abusivo, con relativo serbatoio in quota, realizzato nel parco tutelato della Torre Artus. Insomma, si discute dell’abbattimento dell’acquedotto e pure della rimozione di tubature interrate su oltre 25 mila metri di superficie collinare. Tutt’altro che bazzecole. E non è finita qui. Impugnata anche la sentenza (emessa dalla quarta sezione civile del Tribunale di Santa Maria C.V), che condanna  al risarcimento danni per abuso edilizio nonché al ripristino «ad integrum» dell’area considerata monumento nazionale. E non è finita affatto qui. Perchè, oltre ai canoni di locazione considerati incongrui ed esigui, è stata contestata pure la «causale di pagamento erronea». E non è finita qui. Anzi non c’è pace: rifiutati i soldi del comune, concessi sotto forma di «pagamento delle spese legali per l’esproprio» e segnalato il caso alla Corte dei Conti. E per non farsi mancare nulla sta cominciando anche il contenzioso sulle perizie Ctu. Un mare di contestazioni e un mare di guai per il Comune.

Redazione