00 2 min 4 anni

MADDALONI- Dalle grandi opere ai grandi scavi archeologici. Anche le operazioni di posa del nuovo «Metanodotto Strettola-Maddaloni» si fermano. Le squadre di archeologici hanno sostituito gli operai: sono affiorati i resti di una villa romana in «località Marcita» (snodo tra le attuali via Ficucella e via Calabricito);  e poi sono affiorate tracce di una strada, un pozzo, frammento di un testa di cavallo. Si cercano altre tracce in via Santafede. Inevitabile lo stop tecnico delle operazioni di posa in opera dei tubi e l’avvio di una vasta prospezione archeologica. Ed è la terza grande opera che diventa un grande campo di scavo per recuperare reperti. Ricerche archeologiche, a vasto raggio sono in corso, sui terreni vicini dove sorgeranno le rampe di accesso del costruendo casello autostradale sull’A30. I cantieri della linea ferroviaria Napoli-Bari hanno poi portato alla luce l’Appia antica e una necropoli intatta totalmente recuperata. E si continua a scavare. E poi c’è l’aspetto pratico: il cronoprogramma di Snam Rete Gas è stato rivoluzionato. Mentre il metanodotto, in altre tratte è ultimato, sono slittate sia la collocazione dei tubi che le procedure di esproprio  con annessa liquidazione degli equi indennizzi. I lavori sono iniziati in ritardo per una variante al tracciato e ora la riconsegna dei terreni agricoltori, insieme alla liquidazione dei dovuti ristori, avranno tempi più lunghi.

Redazione