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SAN FELICE A CANCELLO – Completata la nuova giunta, Giovanni Ferrara Serra le fila. Dopo la riconferma degli assessori fedelissimi della prima ora, Orlando Savino e Mario Verlezza, il primo anche vicesindaco ereditando il ruolo proprio dal secondo, dopo la nomina di Carmine Gagliardi e Francesca Ferrara, l’ultima scelta del commercialista di Talanico ricade su Carmela Maiorino, insegnante della Gesué e candidata proprio nella Lista Ricominciare. In attesa di scoprire quali saranno le deleghe specifiche assegnate a ciascuno degli assessori, nella ricomposizione della squadra amministrativa Ferrara pesca all’interno dei suoi gruppi storici, essendosi consolidata la diaspora che ha allontanato prima gli ex di Forza Italia e successivamente il gruppo che si dichiara di Italia Viva. Sarà una maggioranza che verrà pesata di volta in volta; anche se il nuovo Banco di prova con molta probabilità sarà già il prossimo bilancio da approvarsi entro settembre. In due anni, la maggioranza bulgara (13 consiglieri su 16) uscita dalle elezioni rese monche da commissione elettorale e tar, si è ridotta a 9, voti del sindaco compreso. La quinta giunta Ferrara in due anni, oltre che da Guinness dei primati, tra dimissioni della fascia tricolore e crisi politiche, dà l’immagine di un equilibrio sempre precario e da ricercare, sia nei gruppi politici sia in tutti quegli accordi politici da mantenere fuori consiglio comunale. Al di fuori, ad esempio, bolle il burrascoso rapporto con la preside Mauro e le poche disponibilità di aule in vista della ripresa scolastica. La nomina di Maiorino può essere una scelta a metà strada tra un arrocco difensivo o uno scacco matto. Settembre è però dietro l’angolo; sia per ciò che deve essere organizzato, ma anche per ciò che bisogna approvare inderogabilmente e che già ora rischia di non dare stabilità al nuovo Ferrara-quinques.

Redazione On Line