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MADDALONI- Il laboratorio socio-culturale, per sua natura e vocazione, non chiude. Non cessa mai di operare con i giovani e per i giovani. Soprattutto se sono portatori di svantaggio sociale: quindi invisibili, visti con astio o emarginati anche e soprattutto dalla “selfie generation”. Così come don Milani non chiudeva (nemmeno di domenica) le porte della sua scuola di Barbiana, parimenti l’Anavo di Maddaloni, dopo una lunghissima estate di iniziative ininterrotte, continua con il suo Campo Estivo fino all’apertura delle scuole. Accade in via Ponte Carolino. E gli eventi si tengono presso l’elementare Brancaccio di via Feudo e il Liceo Scientifico. Mentre non cessano i momenti ricreativi, le gite e le escursioni culturali e quelli di socializzazione, è partito anche il “Laboratorio sulle pari opportunità e contro gli stereotipi di genere”. Cose molto concrete e non luoghi comuni e slogan. Nell’ambito dell’educazione per la valorizzazione del ruolo della donna, è in atto un laboratorio permanente per far acquisire ai giovani e alla giovani un approccio critico, innovativo sul ruolo della donna e degli uomini nel nucleo familiare di origine po appartenenza, nel quartiere, nella società maddalonese. ma anche nella storia. E’ un approccio di “mediazione culturale permanente” per far assorbire alle famiglie di origine una piena e nuova consapevolezza sul ruolo della donna, sulla necessità del recupero della dignità femminile nei contesti sociali dove è fortemente minacciata. All’Anavo le adolescenti e gli adolescenti sperimentano un “rinnovato sistema relazionale risanato dai pregiudizi, stereotipi e ruoli ereditati che penalizzano non solo le donne”. E questo è un piano di lavoro permanente che è associato ad una più vasta strategia di “presa in carico de giovanissimi che, anche o soprattutto per condizioni familiari di partenza, sono svantaggiati; arrancano a scuola ed hanno problemi”.
bocchetti