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MADDALONI- (di Gaetana Crisci*) Innanzitutto esprimo soddisfazione e mi complimento con il Sindaco De Filippo per gli 8 milioni di euro  che, grazie all’accordo stipulato con RFI (alla presenza del Governatore della Regione Campania De Luca), verranno impiegati per IL RIFACIMENTO INTEGRALE DI VIA CANCELLO. A ben vedere, si tratta ben più di un intervento di restyling. Infatti, il Sindaco orgoglioso ha pubblicamente informato i cittadini che non verrà fatto solo il nuovo asfalto. Ma finalmente, il tratto compreso tra il Ponte Vapore e Cancello avrà L’IMPIANTO FOGNARIO (che non è mai esistito), nonchè il nuovo allacciamento alla rete idrica e un moderno impianto di illuminazione pubblica. Nel 2020 verranno espletate tutte le pratiche per dare il via alla gara. Tanto premesso, come dicevo sono molto contenta per il risultato raggiunto ma non posso esimermi, al contempo, dal fare delle considerazioni politiche soprattutto rispetto agli ultimi accadimenti.

Parto dalle mie  ultime interrogazioni discusse il 25 novembre in Consiglio Comunale e che hanno infervorito il Primo Cittadino e a cui non è stata data risposta adeguata e responsabile.

Dal 19 dicembre via Cancello vive una situazione di disagio acclarato. Il collettore ex Casmez è nuovamente esondato e il Sindaco ad oggi non ha emesso una ordinanza per interdire il traffico veicolare in quella zona e non ha informato i cittadini su norme comportamentali da porre in essere nell’emergenza.

Su questo argomento fondamentale per la collettiva sicurezza, l’assessore D’Alessandro alla mia domanda se fosse previsto per la zona interessata un piano di evacuazione per i residenti ha dichiarato che non era a conoscenza, o meglio non “sapeva”. Ho il timore che un piano di evacuazione per fronteggiare l’emergenza non ci sia. Ma ciò che ritengo più grave non è solo che in 30 anni non è stato mai predisposto (fatto di per se inaccettabile), ma che questa amministrazione ad oggi non si sia nemmeno informata, né abbia iniziato a lavorare per approntarne uno anche scarno. Andiamo alla cose concerete. Il rifacimento di via Cancello è un progetto che vedrà la luce (forse) nei prossimi cinque anni. Dicasi cinque. Ebbene mi chiedo: fino ad allora quali sono gli atti trasversali che questa amministrazione porrà in essere per salvaguardare la sicurezza e l’incolumità dei residenti e dei tanti che utilizzano di passaggio quell’arteria? Non è una questione di lana caprina ma sostanziale. Si parala di sicurezza e di misure di protezione Civile e scusate se è poco.

Non posso, inoltre,   non porre l’accento su un altro dato inconfutabile.  Come si può pensare al rifacimento di via Cancello se contestualmente non si risolve il problema del collettore molto semplice e molto costoso dell’inesistenza del tratto finale di immissione delle acque nere nel depuratore di Acerra? Rifare il manto stradale con conseguenti ripetute esondazioni non limiterà certo i disagi. A che punto è la dialettica in questo caso con la Regione Campania e l’EIC (Ente idrico campano)?

Io non sono figlia di Protagora e credo che la maggioranza dei problemi non derivi dalle risposte che ci diamo ma dalle domande che ci poniamo perchè è da queste che discendono le nostre osservazioni. Mi piacerebbe capire se i politici nostrani certe domande se le pongono o si nascondono sempre dietro le solite giustificazioni rifugiandosi nell’abusato rimbalzo delle responsabilità.

consigliere comunale di Campania in Movimento

Redazione