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MADDALONI- Ancora una volta fuori dal coro. Alternativa per Maddaloni si distingue e si dichiara distante dalle “critiche di facciata e dalle analisi frettolose” sul blocco del conferimento dell’umido.

Gaetano Correra non vi unite alle richieste del Pd e di Città di Idee di dimissioni immediate degli amministratori?

Quando ci sono disagi, come in questi casi, ci sono due strade. La più facile è quella di abbaiare e lanciare invettive. E finisce là. La solita fiammata comoda, facile e veloce. Soprattutto non è impegnativa. L’altra è analizzare il problema nella sua complessità; conoscerne le cause e ed essere capaci di ragionamento.

Facciamola breve il vicesindaco Bove e l’assessore Liccardo si devono dimettere?

Siamo seri. Io, facendo un passo indietro, dico che l’assessore Liccardo si debba dimettere o debba essere assessore in un altro settore. Secondo noi, in quel ruolo è incompatibile. Si dovrebbe dimettere, giammai per la congiuntura della crisi dell’umido, ma per ragioni politiche.

Questa dell’umido è una congiuntura?

Lo è, e non coinvolge solo Maddaloni. Quindi accanirsi su un dettaglio (che potrebbe svanire nelle prossime ore) è politica che punta solo a fare sensazione.

C’è una politica sensazionalistica e una ragionata?

Si perchè sul caso rifiuti ci si vuole accanire sempre e solo sul problema episodico (che poteva essere gestito meglio) delle piattaforme. Ma in tempi non sospetti, abbiamo chiesto una commissione speciale consiliare che aprisse il vaso di Pandora della gestione dei rifiuti a Maddaloni mettendone a nudo tutte le incongruenze. Ma per davvero. Questo significa affrontare i problemi strutturali alla radice. Significa fare politica e mettere l’amministrazione di fronte alle sue responsabilità. Invece, accanirsi su un episodio è un modo per scatenare, su un incidente di percorso, quella contestazione che invece andava posta sull’intera gestione del servizio. Qui si confondono la parte con il tutto. In concreto, ci si accapiglia sul calcio di rigore concesso o meno, in una singola partita, ma non si analizza come gioca la squadra per tutto il campionato.

Ma allora che rilievi fate?

Primo: bisogna vedere se il disservizio nasce da carenze o lacune nei pagamenti. In questo caso, le critiche sarebbero giustificate. Secondo: se non c’entrano i pagamenti allora si apre il discorso sul mondo della piattaforme e su una gestione privatistica spesso strumentale che sconfina con atteggiamenti speculativi. Terzo: urge verificare se effettivamente la piattaforma di conferimento ha problemi di manutenzione. E solo dopo avanzare critiche ma sempre accompagnati da rilievi politici.

Insomma, non vi accanite sul singolo episodio ma sul servizio nella sua globalità?

Non mia accodo alle critica per la critica. Ci sono motivi di opportunità politica per contestare le gestione; metterne in rilievo le incongruenze e chiedere gli atti conseguenziali. I partiti che inseguono gli eventi di cronaca non fanno politica ma agitano le acque. Un atteggiamento che accalora le tifoserie ma che non risolve i problemi del territorio.



Redazione