00 2 min 3 anni

MADDALONI- Altro disastro ambientale grave. In via Pioppolungo c’è una discarica gigantesca che cresce a vista d’occhio. Oltre 20 metri lineari di sversamento. C’è proprio di tutto. Non manca nulla: dalla macchinina giocattolo del bebè, al frigo scassato, alla plastica, alla tapparelle sostituite fino all’immondizia ordinaria abbandonata dal passante occasionale. E adesso la domanda sorge spontanea: visto che in molti frequentano la mega discarica ha senso la rimozione? Ormai gli appelli alla Regione non servono e pure la bonifiche periodiche non sono risolutive. Togli oggi e pure domani, ma puntuale arriva un nuovo sversamento. Magari più in là, ma accadrà sicuramente. Senza vigilanza, è vana la rimozione di quello che resta dei rifiuti solidi urbani ma anche dei rifiuti incendiati. Serve un pattugliamento dell’Esercito, una estensione dell’azione di contrasto della campagna “Terra dei Fuochi”. Non c’è da stare allegri, manco la videosorveglianza serve. La cooperazione progettuale tra i Comuni di Caserta (ente capofila) e di Maddaloni e per effetto del finanziamento  regionale concesso ai due enti confinanti (riuniti nell’accordo di programma quadro detto Apq “Terra dei Fuochi”) pari a circa 350 mila euro, ha portato all’installazione di un sistema di videosorveglianza delle aree periferiche condivise. Ma i risultati sono scarsi. Questa terra ha deciso di suicidarsi credendo che gettando i rifiuti a qualche chilometro da casa il problema è risolto. Ma la contaminazione ambientale e il degrado non conoscono confini. Fatti due conti ma guadagnare qualche spicciolo da accattoni o smaltire clandestinamente i rifiuti delle ditta abusiva alla fine conviene? Il degrado e pure le malattia colpiscono tutti. Nessuno escluso.

Redazione