00 5 min 8 mesi

L’art 42 del TUEL dispone le attribuzioni dei Consigli comunali, stabilendo le materie in cui il Consiglio ha competenza. Una competenza che è esclusiva relativamente ad alcuni atti fondamentali per la vita dell’ente. Una competenza sistematicamente compromessa nel Consiglio comunale di Mondragone e che ha portato tutti i Consiglieri comunali d’opposizione a scrivere al Prefetto chiedendo di incontrarlo per rappresentargli l’assoluta inagibilità in cui sono da tempo costretti.

Una tale situazione di disagio e illegittimità avrebbe dovuto spingere la maggioranza consiliare e, soprattutto, il presidente del Consiglio Corvino ad aprire un dialogo, a valutare le osservazioni avanzate e a trovare il modo per riportare alla correttezza il funzionamento del massimo organo democratico della Città. Ma tutto ciò non è accaduto, anzi ci si è arroccati in una sterile difesa d’ufficio.

Sfidiamo allora il presidente Corvino a confutare pubblicamente quanto sostenuto dall’AMBC, rispondendo alle seguenti 5 domandine.

1. Come sa, Esimo presidente, è il Consiglio comunale che deve fornire gli indirizzi per la nomina dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni, ai sensi dell’art. 42, comma 2, lettera m) del T.U.E.L. n. 267 del 2000. Quando sono stati deliberati dal nostro Consiglio comunale tali indirizzi? (Nella passata Consiliatura l’AMBC ripetutamente sollevò pubblicamente il problema, ma se ne uscirono con il richiamo ad una delibera farlocca di anni e anni prima… una tragica barzelletta!).

2. E’ il Consiglio comunale a stabilire la modalità di gestione dei servizi (art. 42 TUEL). Le chiediamo nuovamente: quando il Consiglio comunale si è occupato della gestione del Campo sportivo, del Palazzetto dello Sport o del Cimitero comunale? (Tra l’altro, si tratta di servizi per i quali non si rinvengono capitoli di bilancio: è come se fossero inesistenti).

3. E’ il Consiglio comunale a deliberare in ordine alla trasformazione di un Consorzio in Spa. Le chiediamo: lo ha fatto il nostro Consiglio comunale nella trasformazione del Consorzio idrico in Spa?

4. E quando ha dettato il nostro Consiglio comunale gli “indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche e degli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza”? (sempre in base all’art. 42 del TUEL).

5. E’, come è noto, il Consiglio comunale a deliberare in ordine alla costituzione di Consorzi, Associazioni, Società ecc.. Domandiamo: Quando si è espresso il nostro Consiglio comunale in merito al neo Consorzio Sinope?

E potremmo continuare con le gravi estromissioni che il Consiglio comunale ha subito, con gravi ripercussioni sulla legalità stessa dell’azione amministrativa.

Come si fa a non prendere atto che siamo di fronte a gravi e perduranti illegittimità che hanno affossato il ruolo del Consiglio comunale e rese illegittime le decisioni che non lo hanno coinvolto, come stabilito dalla legge? Cosa aspetta il Prefetto a convocare i Consiglieri comunali che hanno chiesto di incontrarlo e, soprattutto, cosa aspetta per accendere un faro sulla gestione opaca e illegittima dell’Amministrazione Lavanga?

Come è possibile, ci chiediamo per esempio, che si possa tollerare la mancata sistematica applicazione di una legge, come la Legge Severino nel caso del Comandante dei Vigili urbani? Oppure il mancato rispetto del principio di rotazione degli affidamenti? Per fare solo due esempi tra i tanti.

Con atto del Presidente dell’ANAC del 13 settembre è stato nuovamente ribadito che non si possono affidare ripetutamente alla stessa impresa commesse che rientrano nello stesso settore di servizi. Atto del presidente dell’ANAC con il quale è stata definita illegittima la gestione di un servizio da parte di un Comune. Per l’ANAC quel Comune  con gli affidamenti diretti effettuati verso la stessa azienda ha violato il principio di rotazione degli affidamenti, oltre al divieto di frazionamento previsto dal codice dei contratti pubblici: https://www.anticorruzione.it/-/illegittimo-fare-affidamenti-diretti-sempre-alla-stessa-ditta.

Gli affidamenti da parte dei Comuni devono quindi avvenire nel pieno rispetto del principio di rotazione e in base a tale principio è vietato l’affidamento o l’aggiudicazione di un appalto al contraente uscente nei casi in cui due consecutivi affidamenti abbiano a oggetto una commessa rientrante nello stesso settore merceologico, oppure nella stessa categoria di opere, oppure nello stesso settore di servizi: https://i2.res.24o.it/pdf2010/S24/Documenti/2023/11/30/AllegatiPDF/Anac_parere_Usai.pdf.

E da noi, con l’Amministrazione Lavanga come anche con l’Amministrazione Pacifico, di cui Lavanga era vicesindaco, sono decine gli affidamenti che vanno avanti da anni e anni senza alcuna rotazione.

Di fronte al perdurare dell’inerzia da parte di chi dovrebbe controllare, le opposizioni –quelle interne al Consiglio e anche quelle esterne ad esso- non hanno che da portare la questione del comune di Mondragone sempre più “fuorilegge” all’attenzione del ministro dell’Interno, anche attraverso interrogazioni parlamentari.

Redazione