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CASERTA- La storia con la esse maiuscola. Apparentemente sembrerebbe una mostra minore, quasi una curiosità. Invece, ANAgrafia, mostra documentale allestita presso la Curia Vescovile di Caserta, è il fondamento primo, genealogico e documentale di tutte le ricostruzioni storiche. Quelle dei grandi eventi e quelle delle famiglie, dei quartieri, dei paesi della Provincia di Caserta. Si tratta dell’anagrafe degli ultimi 400 anni nei quinque libri della Diocesi di Caserta. L’evento fa parte dell’iniziativa nazionale Aperti al MAB, settimana di valorizzazione degli Istituti Musei-Archivi-Biblioteche ecclesiastici con intento di dare risalto al ruolo centrale svolto da ogni Istituto culturale nel proprio territorio e in particolare nella sua comunità. Il tema dell’allestimento è incentrato sui quinque libri, quali fonti ecclesiastiche di primaria importanza òlegate allo sviluppo dell’anagrafe e dunque della scienza demografica. A partire dal 16563 (in ottemperanza a quanto stabilito dalle norme emanate dal Concilio di Trento) la compilazione dei quinque libri divenne obbligatoria per tutte le amministrazioni ecclesiastiche addette all’amministrazione dei sacramenti. Nelle parrocchie diventò una prassi dovuta la registrazione degli atti di battesimo, matrimonio, morte, confermazione (cresima) e stato delle anime della circoscrizione parrocchiale. Nella mostra sono esposte le trascrizioni, resoconti numerici e correlazioni nei vari periodi di pertinenza dal 1619 al 2019 evidenziando come lo studio di tali documenti resti fondamentale per l’evoluzione e il delineamento di un processo storico: demo-etno-antropologico. In sintesi, i Quinque libri rappresentano una fonte fondamentale per gli studi storici, antropologici, demografici, sociali e giuridici, nonché materiale indispensabile per chi intenda effettuare una ricerca genealogica. La mostra è aperta al pubbolico da 3 al 9 giugno presso la Curia Vescovile in via del redentore a caserta dalle 10alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30.

Redazione