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MADDALONI- Lo spirito di don Salvatore d’Angelo vive. Ragazzi ieri e ragazzi anche oggi: gli ex allievi del Villaggio dei Ragazzi non si fermano mai. Il tempio cambia molte cose ma non i principi fondanti che hanno orientato molte vite. E così, chi di don Salvatore conserva il ricordo più vero, fedele e autentico, stamattina di buon ora ha, in maniera sobria, celebrato un ricordo del fondatore del Villaggio dei Ragazzi presso il cimitero di Maddaloni. I ricordi e i legami veri non hanno bisogno di celebrazioni ufficiali, né di pompe, né di autorità e nemmeno di alte prelature poco credibili. La testimonianza si pratica e non si predica. I sepolcri si onorano e non si imbiancano. In alternativa al fariseismo di facciata, anche quest’anno è stata celebrato l’”Altro ricordo” di don Salvatore”: molto diverso e con ben altre motivazioni, celebrato da chi veramente don Salvatore lo ha conosciuto e lo ha amato. La vera eredità è quella del cuore. Un giorno particolare per aprire uno squarcio nella memoria al riparo da tutti gli aspiranti eredi che negli ultimi 18 anni, hanno lottato per stravolgere e negare le volontà testamentarie di don Salvatore. Quelli che, argomentando con accento messicano nonché devoti della Madonna di Guadalupe, prima hanno resistito ad applicare la riforma delle ex Ipab, poi boicottato la legge Turco e infine, cancellando la missione di don Salvatore per i giovani in difficoltà, sognano improbabili poli formativi. Poi ci sono loro: i ragazzacci di don Salvatore. Per loro e con loro don Salvatore ha voluto il Villaggio. E così sarà per sempre nella buona e nella cattiva sorte. Non lo diciamo noi: è il pensiero di don Salvatore manifestato a chiare lettere nelle sue volontà testamentarie.

bocchetti