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MADDALONI- Passaggio a livello ultimo atto. Con un’insopportabile lentezza e formalismo burocratico, al comune di Maddaloni, si sono materializzate le missive con cui il commissario Basile, in aggiunta alla nota dell’on. Antonio Del Monaco e a quella del Prefetto Ruberto chiede la sospensione della muratura del passaggio a livello di via Appia. Sospensione, cioè circa 90 giorni: giusto il tempo di eleggere il Consiglio Comunale. Poi si dovrà avviare un tavolo risolutivo per tutti i passaggi a livello esistenti sul territorio. Fare in tre mesi, e di fatto in poche settimane, quello che per 30 anni sindaci, amministratori, consulenti e esperti nostrani di logistica ferroviaria non sono riusciti o non hanno voluto fare. E a questi ultimi andrebbe dato l’onore e certamente anche l’onere (possibilmente finanziario) dei danni subiti dalla città. Parliamo delle ultime drammatiche 48n ore con l’on. Antonio Del Monaco (Movimento Cinque Stelle).
Risolti dunque tutti i problemi?
No, è stato trovato un rimedio ad un folle provvedimento che non avrebbe avuto precedenti in Italia: murare un passaggio a livello in pieno centro (senza opere sostitutive), a pochi passi da un pronto soccorso cardiologico (Utic) e dalla farmacia comunale. Una follia.
Quindi, è solo una tregua?
No è solo l’inizio di una mobilitazione permanente. Nei prossimi giorni mi recherò a ringraziare l’Amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italia. All’ingegnere Maurizio Gentile chiederò di avviare un tavolo, con l’amministrazione che verrà, per archiviare questa storia incresciosa e vergognosa dello scontro giudiziario ad oltranza con Rfi. I maddalonesi devono sapere cosa è stato fatto e soprattutto cosa non è stato fatto o non voluto fare da chi ha retto le sorti di questa città.
Progetti e documenti in piazza?
Il futuro urbanistico della città non può essere ad appannaggio dei soliti noti o un patrimonio esclusivo degli addetti ai lavori. Basta con le consorterie: la città deve partecipare, la città deve sapere, la città deve scegliere. La democrazia diretta è democrazia partecipata, fondata sul principio del conoscere per deliberare. Invece, fino ad oggi, la città ha pagato solo i danni prodotti e patito per i disagi della mancata realizzazioni di opere viarie fondamentali.
Insomma, lei è d’accordo con il giudice Nicola Archdiacono che condannando il Comune lo ha ritenuto colpevole di aver privato la città di opere fondamentali?
Non ho letto quella sentenza. Ma sono totalmente d’accordo. Non a caso, in tutte le sedi il comune di Maddaloni è stato sconfitto. Non è mica un caso.
Sono stati giorni molto intensi.
Quali sono stati i rapporti con il commissario Basile?
Di collaborazione ma anche di franco dissenso. Non esprimo giudizi ma siamo arrivati al punto di offrire la nostra personale disponibilità ad assumerci responsabilità pur di trovare una soluzione.
E’ la soluzione gesuitica di cui ha scritto l’amministratore delegato di Rfi Maurizio gentile?
Si, abbiamo cercato di smuovere mari e monti. Renderemo pubbliche le missive concitate che ci siamo scambiate. E i lettori potranno loro giudicare l’operato dei vari attori: il mio, quello dell’Ad di Rfi gentile e quello del commissario Basile.
Antonio Del Monaco (M5S): “Passaggi a livello, ora si lavori ad una soluzione definitiva”

bocchetti