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MADDALONI- E’ proprio il caso di dire che Maddaloni si ribella. Il troppo è troppo ma l’insofferenza, e anche il dolore, per i furti seriali di suppellettili e gli ornamenti per i cari defunti, ha superato il livello di guardia. Così, questa mattina, nei pressi dell’accesso del colombaio comunale è comparso questo cartello. Civile nei toni e perentorio nei contenuti: “Tu che rubi sulle tombe dei nostri cari, sappi che un giorno potrai riceve lo stesso trattamento“. Dall’ammonimento al giudizio è il passo è breve: “Fatti un esame di coscienza! Fai schifo…“. C’è poco altro da aggiungere: poche parole esprimono tutto lo sdegno e l’irritazione per un fenomeno, che non si riesce ad estirpare. Rubare sulle tombe è diventato un fenomeno insopportabile. Così come il furto selettivo delle lettere sulle lapidi. C’è una richiesta di reintrodurre il controllo per tutti gli operatori esterni (come accadeva anni fa) che svolgono lavori nell’area cimiteriale. Ma il problema è che la razzia riguarda statue, croci, portafiori, iscrizioni,  targhe in bronzo e in ottone. C’è chi va a caccia di suppellettili in rame, in peltro e in argento. Ma portati via, in maniera selettiva, vasellame artistico, oggetti liturgici, portafoto, ricordi e pure qualche altare votivo. Così, la direzione del cimitero e il personale di vigilanza sconsiglia di lasciare addobbi che possono in qualche modo assomigliare ad oggetti di valore. Si ma non basta vista che scompaiono pure i contenitori di plastica e i banalissimi portafiori. Forse è il caso di farsi davvero un’esame di coscienza…

Redazione