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MADDALONI- Fermenti in casa Pd. Dopo oltre 18 mesi di attività, è scaduta di fatto la carica e la funzione dei traghettatori. Ha esaurito il suo compito il triumvirato retto da, in ordine alfabetico, Gaetano Correra, Antonio Giannini e Alfonso Ventrone che ha svolto un incarico a tempo determinato e una funzione storica: passare il testimone alla giovani generazioni. Pandemia a parte che, di fatto ha bloccato gran parte delle attività assembleari, si ritorna la punto di partenza. Si ritorna la manifesto politico, sottoscritto e condiviso (nel gennaio 2020) da tutte le anime del partito. Intanto, oggi chiunque parla, lo fa a titolo personale. In attesa di ipotetiche o possibili decisioni della segreteria provinciale (con l’auspicio di arrivare sempre ad un congresso cittadino) tutti i fermenti, che abbiamo registrato in questi giorni in casa Dem, hanno un sigillo e impronta, certamente significativa, ma strettamente personale. Quindi, questo vale per le critiche e gli appelli mossi, appena 72 ore fa, all’amministrazione comunale sulla questione Regi Lagni e pure la richiesta ragionata di congresso (con cui abbiamo discusso e pubblicato un reconto, appena 48 ore fa, con Gaetano Correa) hanno perso il crisma della collegialità. Insomma, tutti argomenti importanti e principi condivisibili (superamento del civismo, costruzione dell’alternativa alle destre e discontinuità amministrativa e generazionale) ma che non rappresentano la totalità del mondo Pd. E’ quello che abbiamo rilevato dalle tante voci di dentro del partito che ci segnalano che, in attesa, di una riorganizzazione o nuovi quadri qualsiasi iniziativa ora non ha più un imprimatur collegiale perchè, al momento, non c’è stata una assemblea che abbia sancito un nuovo corso. Noi continueremo a monitorare le voci dei Dem, e di tutto il mondo che ruota o che si rivede nel Pd. Con due obiettivi fondamentali: riportare sempre, come abbiamo cercato di fare fino ad oggi, fedelmente pensieri stati d’animo, auspici e proposte dei nostri interlocutori con la convinzione che il pluralismo e tutti i fermenti che fondano prospettive alternative e nuovi visioni per la comunità siano ricchezze da coltivare e degne di attenzione. La politica, nonostante tutto, continua ad avere una dimensione dialettica e costruttiva per la comunità. Pertanto, daremo voce a tutte le voci del Pd che è un partito su cui cade l’onere e l’onore di costruire l’alternativa all’attuale maggioranza. Lo facciamo ripubblicando il documento che gli iscritti del Pd divulgarono nel gennaio 2020.

Premesso che Maddaloni vive con grande difficoltà l’attuale gestione amministrativa dell’attuale esecutivo che si colloca nel solco, tracciato nell’ultimo decennio, dalle amministrazione commissariate per in capacità e malaffare. Insomma, il bilancio è fatto: “La crisi della politica, dell’economia, dei valori non è mai stata così grave dal dopoguerra ad oggi”. Il Pd si pone in una condizione di netta discontinuità e “sente il bisogno di restituire la centralità alla buona politica, libera e lontana da interessi privati e da gruppi di comodo che nascono prima delle elezioni comunali muoiono subito dopo”. Lontano dalla politica per la politica, il Pd si “apre alla città, cercando di includere le varie istanze di partecipazione provenienti dalla società civile”. La proposta è chiara: “L’obiettivo è diventare riferimento della politica locale per costruire, insieme a tutte le forze che ci stanno, l’alternativa all’attuale amministrazione assolutamente inadeguata per la città”. Dalla proposta si passa al metodo: “Seguiremo la linea del fare, del fare proposte, del confronto con i partiti disposti ad intraprendere un’azione di discontinuità rispetto alle politiche scellerate che hanno prodotto il commissariamento del comune per tre volte consecutive”. Il progetto di cambiamento “passa attraverso i giovani, le donne, un rinnovato impegno del gruppo consiliare”. Questi principi, che saranno declinati in azioni, programmi e proposte politiche articolate, sono affidati al coordinamento formato da Antonio Giannini, Gaetano Correra e Alfonso Ventrone che, con il supporto degli iscritti, hanno il compito di traghettare il partito verso il congresso”.

Gaetano Correra, Antonio Giannini, Alfonso Ventrone
Redazione