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di Antonio Del Monaco* Credo sia saggio riflettere su questa scelta, e temo che il ministro Brunetta non l’abbia fatto. Evidentemente. È quanto si è potuto constatare nelle ultime ore in aula, tra gli interventi di molti colleghi.

Lo Smart working è stata ed è tutt’ora una soluzione efficace, indispensabile nella maggior parte dei casi, che ha permesso in questi ultimi due anni di pandemia di aggirare numerosi ostacoli e rischi.
Utilizzato inizialmente per necessità, è risultato col tempo essere un’ottima alternativa al lavoro in presenza per una serie di svariati motivi.
Anzitutto la flessibilità, la possibilità di gestire il tempo, gli spazi e, soprattutto per le donne, gli impegni domestici e familiari. Ha concesso più tempo, ha permesso di crescere tecnologicamente, fatto importantissimo, di conoscere e praticare strade prima solo ipotizzate o addirittura ignote.

Lo Smart working è utile, se preso nella giusta misura, con le più appropriate e dovute modifiche (soprattutto a livello contrattuale), senza eccessi che lo renderebbero diversamente deleterio; va certamente incentivato, regolamentato, può e deve continuare ad essere un valido alleato, una giusta alternativa al lavoro in presenza.

Del resto, l’emergenza sanitaria non è finita e gli assembramenti sono ancora da evitare.
È auspicabile, pertanto, non rinunciarvi, creando la giusta sinergia e alternanza con il lavoro di tipo standard.
Abbiamo fatto notevoli passi avanti, abbiamo reso la giornata lavorativa più flessibile, gestibile, direi vivibile…e moltissimi dipendenti, soprattutto della pubblica amministrazione, non hanno conosciuto orari, lavorando anche nei weekend con grande spirito di abnegazione. Non vanifichiamo tutto con un ritorno alla preistoria.

Scriverò una lettera al Ministro Brunetta affinché possa riflettere meglio e accettare il consiglio non solo mio, ma di moltissimi italiani che hanno saputo apprezzare la scelta dello Smart working, condividendone soluzioni e benefici che, quasi sicuramente, non hanno intenzione di perdere.

*Deputato del Movimento Cinque Stelle

Redazione