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Un nuovo modo di pensare al lavoro. Lettera dell’on. Antonio Del Monaco al ministro Renato Brunetta

Oggetto: rivalutare Lo Smart working come una valida alternativa al lavoro in presenza
Ill.mo Signor Ministro,
Le invio questa lettera nella speranza che Lei possa rivalutare la possibilità di non eliminare lo Smart
working dagli impieghi nella Pubblica Amministrazione.
Noi tutti sappiamo quanto è stato complesso il lungo periodo di “prova” durante la pandemia, periodo,
non ancora concluso del tutto, che ha costretto milioni di italiani ad adattarsi a una realtà lavorativa del
tutto nuova, che richiede certamente alcune competenze di tipo tecnologico.
È stato un grande passo avanti che, sebbene nato per necessità, ha dimostrato quanto utile possa essere
il cosiddetto lavoro agile. La possibilità di gestire i tempi in altro modo, soprattutto per le donne, ha
fatto percepire lo Smart working come un’ottima possibilità di alternanza al lavoro in presenza.
L’approccio alle nuove tecnologie ha ampliato inoltre il ventaglio di conoscenze e, oggi come oggi, è
un elemento imprescindibile.
Mi permetto pertanto di consigliarLe di ripensarci, di rivedere le sue scelte e riflettere su quanto
accaduto negli ultimi due anni, sul grande sacrificio fatto dagli italiani.
Nonostante le difficoltà iniziali, infatti, un dato risulta essere inconfutabile: le conoscenze acquisite
hanno sviluppato una nuova e concreta consapevolezza che ci permette di affermare a gran voce che
fare a meno dello Smart working significherebbe tornare indietro, fare disastrosi passi involutivi.
Certo è auspicabile una regolamentazione in materia, a tutela dei lavoratori, per evitare il rischio di
sovraccaricare tempi e modi nella gestione del lavoro da remoto.
Nella speranza che Lei possa concretamente valutare la possibilità di prendere in considerazione un
consiglio che, ritengo, rispecchi il pensiero di molti,
Ringraziando per la cortese attenzione e augurando un buon lavoro, porgo distinti saluti.
Roma, 20 Settembre 2021

Redazione