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Pronto lo sciopero del personale per il giorno 9 ottobre

MADDALONI- Per il momento non volano gli stracci. Ma le sanzioni per «interruzione, immotivata e unilaterale, di pubblico servizio» e soprattutto volano gli ultimatum. Comune e Buttol sono ai ferri cortissimi. La società ha chiesto la convocazione di un tavolo tecnico sulla gestione e criticità dell’isola ecologica. Il comune non si sposta di una virgola. Infuria la battaglia a colpi di accuse e contestazioni formali. Per l’ente locale il nuovo il centro di conferimento attrezzato di via Viviani, realizzato in uno spazio del palazzetto dello sport Angioni-Caliendo, è a norma, dotato di autorizzazioni. «Se l’impianto non sarà aperto immediatamente procederemo al deferimento innanzi al prefetto. Concesse solo 24 ore. Diversamente, saranno avviate le procedure per affidare il servizio ad altra azienda con addebito in danno alla Buttol». Eì il pensiero del sindaco dell’assessore Salvatore Liccardo e dei funzionari. Nessun addebito può essere fatto al comune sull’adeguatezza dell’isola ecologica. I pagamenti sono regolari e sono stati anticipati anche quelli di agosto. Tradotto in pratica, la mancanza di illuminazione nel gabbiotto uffici, l’assenza di una segnaletica orizzontale e di contenitori scarrabili di facile accesso non sarebbe imputabile al comune ma all’azienda  a cui è affidata la gestione e l’organizzazione degli spazi operativi. Dell’avviso diametralmente opposto è la Buttol. Intanto, volano alti i falchi del sindacato: il giorno 9 ottobre c’è lo sciopero sul tavolo temi mai risolti: lacune strutturali del cantiere di igiene urbana di Maddaloni e le continue elusioni del CSA, delle leggi sulla sicurezza sul lavoro e del contratto nazionale di lavoro di categoria. In ballo anche il «mancato riconoscimento da circa cinque mesi del salario accessorio per tutti i lavoratori e di alcuni istituti contrattuali per chi non ha inteso sottoscrivere discutibili conciliazioni che non rispettavano i criteri di legge.

Redazione