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SAN FELICE A CANCELLO – Una vera e propria strage. Neanche la signora Giuseppina riesce a sopravvivere allo scoppio dell’abitazione dove qualche ora prima era stato estratto il cadavere del marito Mario Sgambato. La 74enne aveva sorpreso tutti per la forza con cui guidava a voce i soccorritori che, dopo sette ore di scavo a mano, l’hanno liberata dalle macerie. La signora Sammaciccia non è riuscita, malgrado la forte tempra, a superarare le ustioni provocate dall’innesco del gas che aveva saturato l’ambiente; probabilmente anche le lesioni interne riportate sono state più gravi del previsto. Una vera e propria catastrofe con l’intera frazione che si è stretta fi dalle prime ore ai figli Pasquale e Carlo, al fratello e ai nipote, tutti muti ad osservare le operazioni di recupero, uniti in quel silenzio e quell’educazione che hanno sempre contraddistinto i coniugi Sgambato, da sempre inseriti sia nella comunità parrocchiale che in quella cittadina. Tanti i messaggi di cordiglio alla famiglia Sgambato, ai quali vogliamo aggiungere quello della redazione di GiornaleNews.it.

Redazione On Line