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MADDALONI- Inferno maddalonese. Spirano impetuosi venti di rivolta. La misura è colma. La rabbia ha superato il livello di guardia: automobilisti bloccati per ore in auto, proprio nell’orario di entrata a scuola. Tutti in fila, tutti prigionieri, tutti arrabbiati. Non possiamo scrivere le imprecazione, le bestemmie in aramaico e il livore con cui sono stati apostrofati funzionari e soprattutto gli amministratori comunali. La situazione è fuori controllo. Anche Mario Barbato, ex assessore ai vigili urbani, sbotta.

Si fa interprete del disagio?

Ma quale disagio. Quello che sta succedendo è inaudito, ingiustificabile, inaccettabile e illogico. Ai funzionari di questo comune bisognerebbe chiedere i danni anche morali. Ma è mai possibile che l’Ufficio tecnico e la Polizia Municipale non conoscano gli orari dei flussi veicolari? Non sappiano che dalle 7 alle 9 c’è il picco di pendolarismo? Se non sanno queste cose, allora è grave. Adesso, si è superato il limite del buon senso, delle decenza e della mancanza di competenza. Uscissero per le strada e diano spiegazioni a chi è in trappola da ore. Quello che sta succedendo è grave. I maddalonesi pagano le tasse per mantenere un comune non in grado di dare risposte elementari. E’ una cosa inaccettabile.

E’ molto arrabbiato…

Sono esterrefatto. Si è scelto l’ultimo week-end di scuola, la fase dello shopping natalizio e di massimo transito pendolare per bloccare tutto. Roba da non credere. Credo che bisogna seriamente intervenire su chi non è in grado di gestire l’ente locale. Adesso, è stata superata ogni soglia di sopportazione. Credo che al sindaco fischino, in questo momento, le orecchie.

A danno fatto, che fare?

Rimuovere gli incompetenti. Rimuovere gli inamovibili. Cancellare la paralisi culturale a amministrativa che tiene in ostaggio questo territorio. Tutti sono utili ma nessuno è indispensabile. Quando si tratta di distribuire posizioni organizzative, recriminare per presunte mansioni superiori svolte, sono tutti pronti. Tutti hanno le carte messe da parte. Di fronte ad un simile disastro, nessuno ci mette la faccia. Adesso, basta. Siamo stufi di questo modo di fare.

Redazione