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Torna un dibattito che dura da quattro anni: la pubblicazione obbligatoria della situazioni reddituali e patrimoniali dei consiglieri comunali

MADDALONI- Aspettando il Puc. E’ una lunga e tesa vigila. Tutti aspettano. Molti smanettano nervosamente sul sito del comune. E’ certo invece che sul Burc del 14 febbraio saranno pubblicati gli atti sull’adozione del nuovo Piano urbano comunale. Dovrebbe essere questa la data ufficiale per la presentazione delle osservazioni che andranno evase in 60 giorni. Nell’attesa, ritornano argomenti, validi fin dal primo giorno di insediamento del consiglio comunale. Angelo Tenneriello, consigliere comunale di Maddaloni Positiva, rilancia la battaglia sulla trasparenza reddituale e produttiva dei consiglieri comunali.

Torniamo al 2018?

Da anni, c’è una mia richiesta, senza risposta, sulla pubblicazione divulgazione dello stato patrimoniale e reddituale dei consiglieri comunali.

E non è accaduto?

Io sono stato uno dei pochi che ha reso pubblico il proprio patrimonio personale come edifici e terreni. L’ho fatto fin dall’inizio e non solo. Addirittura, ho fatto fare pure una variazione susseguente all’acquisto della mia casa di Baia Domitia.

E poi ancora?

Ho reso pubblico quanto guadagnato per l’attività rese alla collettività. Nella fattispecie, ho divulgato il mio Cud che è pari a 4 mila e 200 euro lordi che al netto fanno, centesimo più o centesimo meno, 2 mila e 100 euro. Tanto premesso invito, per l’ennesima volta, gli altri consiglieri comunali a fare lo stesso.

Per la precisione a fare cosa?

A fare quello che è prescritto dalle legge: rendere pubblica la situazione patrimoniale e reddituale. E poi pongo un quesito: tutti i consiglieri comunali sono in regola con i contributi comunali?

Quindi ficchiamo il naso nelle tasche dei consiglieri?

Non fiacchiamo il naso. Sono atti dovuti. La trasparenza ammnistrativa non è un optional o un atto discrezionale. E’ un atto dovuto. Quello che valeva all’inizio della consiliatura vale ancora di più oggi che siamo nell’anno del confronto, della discussione, della possibile approvazione del Puc.

Parliamo di Puc allora…

Il primo principio della trasparenza ammnistrativa impone di rendere pubblici i redditi professionali e le proprietà. Tra l’altro, molti dati forniti sono lacunosi e carenti. Ripeto fino alla noia: personalmente, ho comunicato alla segreteria comunale anche le variazioni delle mie proprietà. Vorrei sapere se ce ne sono state (acquisizioni, cessioni) anche per gli altri consiglieri comunali sotto forma di terreni, immobili o altro. Sapere se qualcuno ha cespiti immobiliari è una questione sostanziale: bisogna fugare ogni forma di dubbio o ipotesi di incompatibilità in questa in epoca di adozione/approvazione del Puc. Oltre a dichiarare i redditi, questa è un’azione più che necessaria. Siamo chiari. Non lo dice Tenneriello ma lo prevede la legge. Tutto qui.

Scusi ma sono cose, che ripete ormai da anni…

Non è mai troppo tardi. Si può sempre fare. Anzi, l’occasione è propizia: invito il mio amico Andrea De Filippo, imperatore serenissimo della maggioranza di tutti i colori, ad intestarsi anche la “stagione della piena trasparenza amministrativa. Lui che rivendica, a torto o a ragione, di aver intrapreso percorsi amministrativi mai battuti prima e fatto cose mai fatte prima, potrebbe rivendicare questo ulteriore merito. Ma credo che su questo terreno pochi consiglieri sarebbero disposti a seguirlo. Questa volta, spero tanto di essere smentito.

Redazione