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Tornano le interviste di Maddaloni News.
Dopo la scissione che si è concretizzata all’interno del Partito Democratico, facciamo due chiacchiere con Angelo Tenneriello, medico ecografista, tesserato del PD e candidato alla carica di segretario della sezione maddalonese dei democratici con la mozione “Coerenza e dignità”, ritirata poi alla vigilia del congresso.
Facciamo un resoconto di quello che è successo fino ad arrivare alla scelta di autosospensione dal partito.
Detta in maniera molto franca non potevamo permettere che coloro i quali hanno determinato confusione in molti elettori con polemiche di ogni genere circa la candidatura di Razzano, determinando inesorabilmente perdita di consensi, o che addirittura hanno votato per candidati sindaci opposti al centrosinistra fossero protagonisti in questo congresso. E’ una questione di dignità e di coerenza. Il Partito Democratico non può essere il partito delle porte girevoli dove tutti entrano o escono a proprio piacimento. In un partito normale i dissidenti o si autosopendono o si sospendono. I voltagabbana ed i traditori si cacciano. Nel PD sono invece spesso premiati ed elogiati e quasi sempre spesso vige il principio della memoria corta e del dimentichiamo. In questo congresso è prevalsa la logica dei numeri e delle tessere. Ricordo che l’attuale segretario del PD Formato criticò aspramente l’ultimo tesseramento salvo poi utilizzare le stesse tessere per farsi eleggere segretario. La ma mozione era sicuramente la più credibile per due ordini di motivi. In primo luogo perché lontana dai poteri forti che attualmente governano il Partito Democratico ed in secondo luogo perché diretta alla discussione delle problematiche della città. Ogni cittadini si vada a rileggere le due mozioni e tragga le dovute conclusioni.
Non crede che affinché possa esserci un proposta credibile, il PD debba ricucire questo strappo e magari ricomporre anche la coalizione che ha supportato Razzano alle scorse amministrative?
Allo stato attuale ricucire lo strappo è del tutto impossibile. Condizione fondamentale per un nostro rientro nel PD è l’annullamento del Congresso e l’adozione di provvedimenti verso coloro i quali hanno avversato le decisioni del partito violando volutamente lo Statuto del partito. Non è una questione personale ma politica. Certamente la nostra attività politica ed il nostro impegno verso la città di Maddaloni proseguono. Circa la nostra futura collocazione molto dipenderà dal ricorso consegnato al commissario provinciale Mirabelli che ha inoltrato lo stesso alla commissione regionale di garanzia del partito. Troppe nubi hanno offuscato l’ultimo congresso a partire dalle presunte anomalie di voto riportate da un sito stampa on-line, coinvolgendo persone perbene e rispettabili, che mi auguro l’Avv. Formato voglia chiarire quanto prima
In città si vocifera insistentemente di una sua candidatura a Sindaco
Per le condizioni attuali della città non servono nomi ma serve un programma serio. Già in giro ci sono troppi messia ma nessuno dice che Maddaloni rischia un nuovo dissesto i cui costi ricadranno per altri cinque anni sui cittadini. La situazione economica è drammatica. A peggiorare il quadro vi sono sentenze avverse al comune di Maddaloni già emanate o in arrivo in cui molti dei protagonisti delle prossime elezioni hanno gravi responsabilità e di cui avremo modo di parlare in futuro.
Tornando alla questione PD, sembrerebbe che Vincenzo Santangelo possa tornare con l’UDEUR di Mastella. Qualora questa indiscrezioni dovesse essere confermata, il PD si troverebbe ulteriormente spaccato. Ci sono possibilità affinché il partito di maggioranza relativa possa tornare ad essere unito e coeso?
Questa domanda andrebbe posta al Sig. Santangelo che ricordo è stato determinante per l’elezione dell’Avv. Formato a segretario. La stessa domanda la dovrebbe porre all’attuale segretario del PD Formato al Sig. Santangelo l’unico che può negare ogni contatto con Mastella. Sicuramente queste notizie non fanno bene al Partito. I cittadini meritano rispetto ed è ora che la politica faccia chiarezza. Vi sono vaste fette della popolazione ostili alla politica ed al politico. Vi è ora il rischio concreto di una deflagrazione totale dei partiti storici poichè non si fa distinzione tra partiti buoni e cattivi o tra persone perbene e disonesti e la sfiducia verso la politica è totale. Per anni l’interesse personale è stato anteposto all’interesse della collettività e la carriera del singolo è stata anteposta alla buona amministrazione. Maddaloni ha bisogno di essere amministrata perché troppi sono stati gli errori e gli orrori del passato che stanno svuotando pesantemente il portafoglio di tanti cittadini perbene.
Intanto Maddaloni continua a sprofondare nel baratro. Ambiente, vivibilità, lavoro… Le problematiche che insistono sulla città si fanno sempre più critiche
Maddaloni è oramai una città in agonia. Una città spenta Una città piena di problemi sia di carattere economico che sociale. Maddaloni è una città martoriata e i cittadini sono scoraggiati. La crisi economica del paese associata al dissesto del comune, che ha determinato un aumento delle accise comunali, hanno accentuato i disagi di natura economica di tante famiglie. Oggi tanti concittadini non vivono ma sopravvivono. Nonostante l’enorme mole di tributi pagati dai concittadini a Maddaloni appena il 5% delle entrate è stato investito sul territorio. Questo dato del MEF si riferisce al 2014, cioè prima che fosse dichiarato il dissesto del comune. Ovviamente il dissesto ha notevolmente peggiorato la situazione. Non ci sono soldi da investire sul territorio per garantire servizi ai cittadini. Per rendersi conto dello stato di degrado in cui è ridotta la città basta osservare lo stato pietoso in cui sono ridotte le nostre strade. I nostri figli sono costretti a vivere e studiare in edifici scolastici fatiscenti e spesso non a norma. Anche servizi prioritari ed essenziali, quali la raccolta dei rifiuti, evidenziano notevoli problemi nonostante l’alto costo del servizio corrisposto dal Comune e quindi dai cittadini. Le periferie vivono in un profondo degrado strutturale e disagio sociale. La questione di via Cancello è oramai intollerabile e vergognosa. A Maddaloni non vi è famiglia in cui almeno un membro non sia stata colpito da patologia neoplastica. Oramai studi medici recenti hanno accertato il nesso di casualità tra cancro ed ambiente. Parlare di ambiente a Maddaloni è molto complicato considerato che gli argomenti da sviscerare sarebbero davvero tanti e tutti di eguale importanza ma sicuramente merita di essere ricordata Cava Monti sito oramai contaminato ed inquinato in maniera irreversibile, una vera e propria bomba ecologica creata da criminali senza scrupoli. Un tempo Maddaloni era piena di giovani provenienti da ogni città della provincia. Oggi i giovani da Maddaloni scappano. La situazione attuale del cimitero è veramente vergognosa. Vaste aree sono inibite al passaggio pedonale ed intere aree vivono per lungo periodi dell’anno in uno stato di totale abbandono. Oramai i servizi sociali sono una pura chimera. Anziani e disabili sono abbandonati al proprio destino per mancanza di fondi. Minori e famiglie a rischio sono privati di ogni sostegno economico e sociale. La disoccupazione è dilagante. Una volta avevamo industrie, il villaggio dei ragazzi, le caserme mentre ora c’è il vuoto assoluto. Viviamo in una città in cui i reati comuni sono in netto aumento e la criminalità organizzata, nonostante gli interventi delle forze dell’ordine, è in continua ascesa. Va immediatamente rispristinato il concetto di legalità in ogni ambito ed in ogni settore.
Come immagina la prossima campagna elettorale?
Sicuramente sarà una campagna elettorale durissima in cui mi auguro si parli di politica e dei problemi della città. Mi auguro di non assistere al solito mercato delle vacche e della compravendita di voti. Il voto di scambio, la corruzione e la concussione rappresentano il peggio della politica. Mi auguro che i cittadini non vogliano vendere la propria dignità per un misero 20 euro che corrispondono a 33 centesimi al mese per i 5 anni di legislatura.
 
 

bocchetti