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MADDALONI- Democristianamente vostro, Andrea De Filippo. Potrebbe essere questa la degna conclusione all’annuncio della candidatura, per al lista Moderati, Noi di Centro, Italia Viva (fascia A) per il consorzio Ato. Tanto basta per scatenare i retroscena: il democristiano De Filippo, con un passato nei Democratici (alias Asinello) e Forza Italia, oggi attaccato al civismo, ha gettato la maschera? Si aprono nuovi scenari? Non potevamo non porre qualche domanda al sindaco arcobaleno.

De Filippo, il democristiano, è tornato a casa? Ha scelto i moderati?

Non mi risulta…

Non cominciamo a tergiversare. E’ candidato in quota ai moderati…

Si è vero…

Quindi ha scelto quel campo. Cambia tutto? Nasce il polo dei moderati anche a Maddaloni?

Nulla di tutto questo, state anticipando conclusioni e scenari che non esistono…

Ma insomma, candidandosi con i moderati, nasce un polo. Quindi, a Maddaloni, c’è quello dei moderati. De Filippo si colloca al centro, isolando il Pd da un lato e la destra dall’altra?

Tutto questo da una semplice candidatura. Possiamo fare tutti i voli pindarici, ma la verità è un’altra…

Una verità democristiana?

Vogliamo fare il punto sulla verità? Volete sapere perché mi sono candidato? Perchè Maddaloni non può restare fuori dall’Ato essendo un comune portatore di progetti di assoluto rilevo a cui non si può rinunciare. Se ci fosse stata una lista di centrodestra allora si potrebbe parlare di scelta.

Quindi non è amore ma un calesse per affrontare l’elezione?

E’ un’opportunità per il territorio che non può restare senza rappresentanza.

Ma in politica nulla succede a caso…

Allora, cerchiamo di fare il punto: sono e resto civico, quando ci saranno scelte di altro segno, se ci saranno, ne parleremo con dovizia di particolari. Ma non è questo il momento.

Redazione