00 2 min 2 anni

MADDALONI- La trattativa è arrivata ad un punto morto. Il magazzino Logista di Maddaloni chiuderà: lo ha confermato ieri, per l’ennesima volta, la multinazionale spagnola che ha replicato, al tavolo voluto in Regione, la strategia sperimentata per la chiusura del magazzino di Bologna. Da una parte la disponibilità al tavolo di trattative e dall’altra nessuna apertura al confronto. Bere o affogare. Infatti, Logista Italia ha annunciato di voler, comunque e indipendentemente da qualsivoglia incentivo o innovazione logistica locale, spostare altrove tutti i prodotti collegati alla lavorazione del tabacco. In concreto, nessun margine di trattiva. Tradotto in pratica per gli 84 addetti alle mansioni di handling di Gld non c’è più lavoro. Anche Gld, che gestisce i servizi di distribuzione, perde la sua unica commessa nell’Interporto Maddaloni-Marcianise. Conservano le garanzie occupazionali i 22 lavoratori di Logista Italia ma che dovranno spostarsi ad Anagni. A casa tutti gli altri. Una apertura è la collaborazione ad un tavolo parallelo, che non mette in discussione la strategia dell’azienda. Ci sarebbe la disponibilità ad avviare un «tavolo trattante parallelo  per ammortizzatori e il reperimento di opportunità occupazionali all’interno della piattaforma intermodale». In concreto, la replica del percorso sperimentato in Emilia: tutela per i dipendenti diretti di Logista Italia e identificazione di possibilità di ricollocamento, anche con il ricorso ad agenzie di lavoro, per gli indiretti. Una proposta respinta dai sindacati. Flai-Cgil, Filt-Cgil, Fit-Cisl e Usb che non sono disponibili a collaborare per lo smantellamento.

Redazione