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Riscossione coattiva: Sogert ha recuperato oltre un milione e 300 mila euro al fisco locale; maxi-azione ingiuntiva (da sei milioni di euro all’Interporto); recupero delle evasioni superiori ai 50 mila euro

MADDALONI- Anche i ricchi piangono. Accade quando evadono, per mille ragioni non sempre volontarie, i tributi comunali. E’ sempre la riscossione dell’Imu evasa nel mirino del censimento, ancora in corso, a carico di quanti non hanno versato tributi a partire dai 50 mila euro in su, fino a punte massimo di oltre 700 mila euro.

Vicesindaco Gigi Bove ci spiega cosa sta accadendo in merito al recupero dell’Imu?

Dall’incrocio dei dati, è stata avviata una nuova e inattesa campagna: la riscossione dell’Imu non onorata anche dalla società cancellate dal registro delle imprese o fallite. Chi ha operato sul territorio, e non ha regolarizzato la condizione contributiva, è stato rintracciato. Il comune passa all’incasso come è già accaduto pei grandi contribuenti. Si tratta di 42 grandi evasori che, a vario titolo, non erano in regola con i versamenti Imu. Aziende di rilievo nazionale e internazionale come Rete ferroviaria italiana (Rfi), realtà industriali dismesse (Mf Componenti e General Sindes) e alcuni privati impegnati nel settore immobiliare e nell’edilizia.

E la questione Interporto?

Sono state avviate ingiunzioni per il pagamento delle rate non riscosse, oltre agli otto milioni di euro già versati. La giunta ha deliberato un’azione ingiuntiva, in linea con quanto previsto con i dettami dell’accordo extragiudiziale di circa sei milioni di euro. Nulla andrà perso anche se è scattata la sospensione tecnica temporanea dei pagamenti causa richiesta di concordato preventivo.

A proposito di pagamenti, a che punto è arrivata la tanto contestata riscossione coattiva della Sogert?

Su un argomento così sentito e delicato solo la sintesi numerica dà giustizia della bontà dell’azione ammnistrativa intrapresa. Che, si badi bene, è un’azione di giustizia fiscale a tutela dei tanti che i tributi comunali li hanno sempre pagati.

Diamo le cifre allora…

I numeri sono importanti e incontrovertibili: dall’agosto 2020, la Sogert ha riscosso oltre un milione 300 mila euro. Per la precisione si tratta di 1.340.793,74 euro. Nel dettaglio, l’80 per cento di queste somme provengono dalla riscossione coattiva e il resto dall’adesione volontaria agli accertamenti. Non si tratta di dettagli ma di cifre importanti. L’equità fiscale è fondamentale. Non possono e non debbono pagare sempre e solo gli stessi.

Ma questa montagna di soldi non pagati da dove proviene?

C’è un pò di tutto. Molti soldi provengono anche da evasione di vecchia data come l’Ici non pagata dal 2008 al 2010. E sia chiaro stiamo parlando imposte sui beni immobili e quindi tutt’latro che persecuzione a danni delle persone meno abbienti. Restando in tema anche i ricchi non hanno pagato.

Solo Ici-Imu?

Non solo. C’è tanta evasione della tassa di occupazione del suolo pubblico (Tosap dal 2014 al 2017), ruolo idrico e poi la Tares e l’immancabile Tari dal 2016 al 2017.

Tanto premesso, significa che l’azione di riscossione coattiva prosegue?

Si prosegue e sarà potenziata perché la giustizia fiscale, e mi ripeto fino alla noia, è un atto di civiltà. Potrei annoiare con dettagli e dati. Invece, faccio un appunto politico e ammnistrativo: nel “Patto per Napoli”, firmato dal presidente Draghi dal sindaco Manfredi, al primo posto dei provvedimenti urgenti da adottare c’è l’esternalizzazione dei tributi, l’ottimizzazione dei sistemi di riscossione. Questo ci conforta: noi abbiamo intrapreso da anni questa strada che è una strada per la tutela della collettività e dei servizi di tutti e per tutti. Diversamente, l’ingiustizia fiscale si trasforma in barbarie sociale.

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Redazione