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MADDALONI- Anno nono. Eppur si muove: questa mattina, è arrivato pure l’ultima gettata di calcestruzzo. Meglio tardi che mai. E’ partita l’ultima colata di cemento per l’ultimo solaio. I lavori della casa comunale sono ripartiti davvero? Si, ma al rallentatore: prima i lavori di interro del piano sottoterra, poi ulteriori verifiche ispettive hanno rallentato di molto il cronoprogramma. Fino ad oggi, sono state completate le operazioni di pulizia, messa in sicurezza, allestimento del cantiere, il primo lotto funzionale per la ricostruzione della casa comunale è, nonostante tutto, partito. Ma la vera sfida è la ricostruzione della parte in muratura comprendente la base (coincidente con il sedile dell’università del XVI) vincolata dalla Soprintendenza. Così, si ricostruirebbe davvero il municipio storico venuto giù nel dicembre 2012. Adesso, tocca, in sede di bilancio, avviare gli atti per il reperimento di circa 700 mila euro di finanziamento residuo. Serve una variante strutturale, un nuovo parere della Soprintendenza e il placet del Genio civile. Non è tutto: serve ancora un intervento mirato all’ancoraggio delle murature al sistema antisismico già realizzato. Cancellato l’impianto di termo riscaldamento, cambia, sulla base delle mutate esigenze dell’ente locale, anche la riorganizzazione interna e la destinazione d’uso complessiva del futuro palazzo di città. Al posto dell’«impianto geotermico monovalente», capace di trasferire  calore dal terreno o dall’acqua all’ambiente interno utilizzando una pompa di calore alimentata dal pozzo esistente, il piano interrato diventerà la rimessa destinata ai vigili urbani.  Volumetricamente il nuovo municipio sarà una copia fedele del vecchio immobile, ma cambia la sua funzione. Al posto del vecchio comune, sede di tutti gli uffici e dei servizi aperti al pubblico, arriverà uno stabile ad uso direzionale. Il nuovo plesso ospiterà tutto quello che manca in città: un’aula consiliare vera e per le conferenze o attività culturali, il gabinetto del sindaco, gli spazi di tutti i gruppi politici, delle commissioni consiliari e dei consiglieri. E finalmente, sarà costruita una sala dignitosa per i matrimoni civili.

Redazione