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MADDALONI- Che il Consiglio Comunale sia un “consiglino comunalino” lo scriviamo da quattro anni. E questo va detto a dispetto dei comunicati stampa copia e incolla, prodotti in serie soprattutto da chi nel civico consesso mai proferisce parola. Ci sono poi dei consiglieri comunali dei quali non abbiamo sentito mai il tono della voce. Ce ne faremo una ragione. Ma lo scontro verbale di ieri è stato un atto salutare che ha scosso il clima sonnolento e noioso di un civico consesso che non ha nulla da dire. Forse si è andati sopra le righe. Meglio così. Ma alla fine, a dialogare, scontrarsi e insultarsi sono sempre e solo gli stessi: da una parte il sindaco De Filippo e dall’altra il consigliere Angelo Tenneriello. E’ una storia vista mille volte in questi quattro anni. Tranne qualche eccezione (e ce ne sono ad onor del vero), la maggioranza degli eletti continua a fare scena muta. Meglio un insulto, un vaffa che il silenzio piatto. Il consiglio comunale è luogo di incontro, confronto e scontro. Chi tace, per anni o da anni, tradisce il mandato elettorale. Meglio una rissa che il nulla. Così, sapendo che il gossip politico piace molto. E’ l’unico argomento che scuote l’indolenza e l’indifferenza. cellulari bollenti, video a go go, whatsapp intasata. Ma quale Pnrr? Ma quale Puc? Ma quale insediamenti industriali? Nulla di nulla. Nessun dibattito o prese di posizione. Ma sull’ “inciucio da capera” piovono mobilitazioni, indignazioni, scelte di campo delle opposte tifoserie. Nei migliori parlamenti e consigli comunali succede di peggio. Forse perché si fa politica. Ma questo non interessa. Allora, il modo migliore per affrontare il gossip di questo fine settimana è affidarsi alla più solida tradizione popolare e alla saggezza della Smorfia. Allora giocate 36 (ò sindaco), 52 (il medico alias Tenneriello), 77 (l’imbecille), 19 (la lite), 88 (consiglio comunale). Buona fortuna.

Redazione