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MADDALONI- Ripartono gli abbattimenti. Argomento molto scottante e molto taciuto. La vera attualità non trova spazio nelle agende politiche. Così, si va verso una campagna per le prossime amministrative da bar dello sport. Le ruspe non si fermano. Su indicazioni della Procura e in collaborazione con l’Ufficio tecnico comunale è stato disposto un provvedimento di sgombero immediato di un capannone di 1800 metri quadrati in via Cancello. Contestato il mancato smantellamento delle strutture abusive realizzate nel tempo e ancora prima è stata bocciata una richiesta di condono, causa difformità, presentata nel 1987. Al momento, non esorcizzato l’intervento delle ruspe anche per altri capannoni utilizzati, come rivendita di materiale edilizio, in via Campolongo.

Appartamenti abusivi acquisiti al patrimonio comunale

Il comune invece ha optato di inserire nel patrimonio comunale due appartamenti completamenti abusivi inseriti nelle «case fantasma» che sono complessivamente 250. L’ente locale ha proposto e ottenuto una soluzione alternativa alla demolizione. Abbattimenti, proposte di abbattimento, sgomberi e acquisizione al patrimonio comunale sono il frutto di un campagna di censimento condotta con le più moderne tecnologie. Le strutture a  rischio demolizione almeno 37. Si tratta di dati incontestabili prodotti dal lungo lavoro dell’Agenzia del Territorio che, con l’ausilio di foto aeree e incrociando i dati catastali con quelli del gettito Imu, ha scovato molti immobili, dichiarati a vario titolo abusivi. Illegali perché di nuova edificazione e privi di accatastamento oppure, accatastati ma privi delle necessarie autorizzazioni edilizie. La solita storia di capanni degli attrezzi, ruderi generalmente di campagna, ex stalle e capannoni che sono stati trasformati in civili abitazioni all’ultimo grido.

Redazione