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Si è discusso nel marzo 2009 delle nuovi sedi in Consiglio comunale. Iter completato ben oltre i due anni previsti. “Autorizzare sedi dotate di parcheggi di servizio con obbligo per i gestori venturi ad attrezzare o predisporre aree logisticamente idonee

MADDALONI- “Diamo al sindaco Antonio Cerreto quello che è del sindaco Antonio Cerreto. E diamo al presidente Vincenzo De Luca quello che è del presidente Vincenzo De Luca”. L’ironia polemica è del consigliere Angelo Tenneriello (Maddaloni Positiva) che “rinfresca la memoria alla giunta del sindaco Andrea De Filippo”. Già perché il processo amministrativo per l’apertura delle nuove sedi della farmacie territoriali richiama direttamente il decreto dirigenziale n. 14 del 18.02.2019 quello della Regione Campania che, con l’assegnazione di 209 sedi e la creazione delle graduatoria degli aspiranti assegnatari, ha messo fine all’attesa per la «mancata o omessa attuazione della nuova pianta organica delle farmacie territoriali».

Adesso anche Tenneriello si aggrappa al passato?

E’ un atto doveroso. Poiché questa maggioranza, fin dal primo giorno di vita, ha fatto del richiamo al passato imbarazzante e impresentabile il suo pilastro fondativo e il suo principio di legittimità. E’ doveroso allora ricordare l’operato di chi ha innescato il processo per l’apertura delle nuove sedi. A ciascuno il suo. A ciascuno i demeriti ma anche i meriti, quando ci sono. Tanto premesso, è il caso di ricordare che nel marzo 2019, abbiamo discusso delle sedi delle farmacie in consiglio comunale.

E di cosa avete discusso in quella sede?

Mi corre l’obbligo, a chi soffre di memoria corta, rammentare e documentare che in quella sede il primo cittadino rigettò e rintuzzò le richieste delle opposizioni. Correttamente, mise in evidenza che i processi amministrativi e decisionali erano esclusivi della Regione e che l’amministrazione locale non poteva fare altro che ratificare. Pertanto, oggi, si sta ratificando quello che ha deciso la Regione. Questa amministrazione non ha avuto o svolto nessun ruolo. Non lo poteva esercitare per ovvie ragioni. Anzi, ha adempiuto alla ratifica facendolo pure in ritardo.

In ritardo, in che senso?

Sempre nel febbraio-marzo 2019 fu evidenziato che, se gli iter fossero andati a buon fine, entro un biennio, avrebbero aperto i battenti i due esercizi mancanti. Calendario alla mano siamo in ritardo nel recepimento delle direttive regionali. Altrove l’hanno fatto da un pezzo. Quello che dico è agli atti del consiglio comunale.

Tutto bene quello che finisce bene?

Mica tanto. Sempre due anni e nove mesi fa sollecitavamo di vigilare sull’iter di assegnazione delle sedi e infine sull’accettazione delle stesse con l’obbligo di rispecchiare esclusivamente i bisogni del territorio. Fu chiesto con sollecitudine una sede in via Cancello e una in via Libertà. Entrambe dovranno essere ubicate in area attualmente non coperte. E stiamo parlando delle porte di accesso (a nord direzione Caserta) e a sud (direzione Cancello) all’area urbana. L’altro criterio vincolante, ancora di rispettare, era questo: autorizzare sedi dotate di parcheggi di servizio con obbligo per i gestori venturi ad attrezzare o predisporre aree logisticamente idonee. E tutto questo, sempre per aiutare i deboli di memoria, richiamando analoghe direttive sostenute prima dal sindaco Cerreto e poi dal sindaco De Lucia. Il principo condiviso è che non esistono cittadini di serie A e serie B.  I servizi vanno decentrati e pure le farmacie. Anche questo è uno strumento per riqualificare le periferie dormitorio.

Quindi quelle direttive sono andate a buon fine…

Non ancora del tutto. Quindi, si continui a vigilare. E sia dato al sindaco Cerreto quel che è del sindaco Cerreto e alla Regione quello che è della Regione. E mi permetto di aggiungere sia dato al consiglio comunale quello che è del civico consesso, visto che l’amministrazione ha solo ratificato, per giunta in ritardo, quello che è stato caldeggiato, discusso e chiarito nel 2019.

Redazione