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MADDALONI- E’ cominciata la corsa per una poltrona in consiglio comunale. Quest’anno si vota alle amministrative e si cambiano pure le poltrone nel civico consesso. I nuovi ambiti scranni, sognati e agognati, sono rosso fiammante. Il giusto e adeguato premio ai “ferraristi del consenso” e ai “protagonisti delle turbocoalizioni”. Più ampie, più spaziose e più confortanti. Hanno uno schienale. Finalmente ci si può “spaparanzare” in modo adeguato. Finalmente scompaiono i sedili da università con pianale per scrivere e fondo duro di legno. Le terga scelte dal popolo meritano ben altro comfort. Per elaborare concetti alti e strategie raffinate c’è bisogno di una base solida e…comoda. Prima della singolar tenzone oratoria o della battaglia dialettica tra gli schieramenti serve un adeguato appoggio per richiamare tutte le idee. Basta con le scomode battaglie politiche della Prima Repubblica. Basta con le assemblee gremite di pubblico, con i capigruppo che studiano per giorni, con riunioni nelle segreterie dei partiti, con approfondimenti ammnistrative, con la fatica dello studio e dei richiami anche alla politica nazionale. Tutta roba vecchia. Adesso, la politica 2.0 è liquida anzi quasi allo stato gassoso. Evaporata sotto la spinta delle appartenenze. Così, per meglio praticare la strategia delle “porte girevoli” (una volta di qua e una volta di là) arrivano le poltrone2.0 dotate persino di rotelle. Una evoluzione tecnologica senza precedenti. Così, gli eletti non dovranno più alzarsi per transitare da uno schieramento all’altro: saranno spostati, unitamente alla poltrona, dall’opposizione alla maggioranza e ritorno restando comodamente seduti. La politica sta facendo passi ,anzi spostamenti, da gigante…

Redazione