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Bando europeo per individuare un soggetto o un’associazione di imprese che svolgerà non solo delle attività di thanatoprassi (tumulazioni, inumazioni, riesumazioni ed estumulazioni) e di polizia mortuaria ma anche della cura delle aree verdi,  della pulizia, della manutenzione ordinaria con l’aggiunta dell’attività di guardiania, vigilanza, lux perpetua e soprattutto di  edilizia ordinaria o straordinaria. Tutti i servizi confluiranno in un unico contratto generale: 23 milioni di euro di intervento con una gestione, che sulla base della prima offerta pervenuta, dovrebbe avere la durata di 27 anni

MADDALONI- E’ tata definita la «privatizzazione» del cimitero. L’assegnazione ad un gestore unico di tutti i servizi cimiteriali è diventata realtà. Partite le procedure il bando europeo per selezionare una impresa o una associazione temporanea di imprese (Ati) che saranno gestite dalla stazione unica appaltante.

Assessore D’Alessandro quando si parla di gestore unico di cosa si parla?

Di un soggetto o un’associazione di imprese che svolgerà non solo delle attività di thanatoprassi (tumulazioni, inumazioni, riesumazioni ed estumulazioni) e di polizia mortuaria ma anche della cura delle aree verdi,  della pulizia, della manutenzione ordinaria con l’aggiunta dell’attività di guardiania, vigilanza, lux perpetua e soprattutto di  edilizia ordinaria o straordinaria. Tutti i servizi confluiranno in un unico contratto generale: 23 milioni di euro di intervento con una gestione, che sulla base della prima offerta pervenuta, dovrebbe avere la durata di 27 anni. Un nuovo modello dei servizi che mette fine alla sequela infinita di singoli contratti d’appalto per i singoli servizi. E’ una novità assoluta.

Ma questo comporterà l’introduzione di tasse di scopo?

Non sarà introdotta nessuna tassa di scopo (Iscop) sui loculi o sul caro estinto. Si parte invece dalle emergenze statiche dai crolli: oltre quattro ettari della parte storica sono stati dichiarati pericolanti; sono stati transennati o sono interdetti ai visitatori. E’ previsto un immediato piano triennale per il «risanamento statico urgente».

Nello specifico?

Nei primi tre anni di affidamento, si dovrà intervenire sulle congreghe storiche (Corpus Domini, Concezione e di Montedecoro) con una recupero dell’esistente e una riqualificazione edilizie delle aree gravemente ammalorate. Si riparte dalla ricostruzione della cappella della «Concezione nuova», che seppellì (il 28 aprile 2016) sotto le macerie 1169 salme. In questo caso, è prevista la ricostruzione ex novo con affidamento e prelazione agevolata con rinnovo automatico della concessione 99ennale. Tutte le nuove costruzioni, come da prassi, dovranno essere disciplinate e riconoscere un aggio per l’ente locale. Fino ad oggi, abbiamo affrontato le emergenze statiche (rifacimento colombaio comunale e messa in sicurezza) attingendo dalle risorse comunali. Ma il recupero totale è fuori dalle nostre capacità di intervento.

C’è anche un piano di riqualificazione?

Oltre all’aspetto della manutenzione, dei servizi e la gestione delle infrastrutture è preista una riqualificazione dell’esistente come la creazione di una nuova sala commiato, una nuova sala mortuaria e nuovi uffici.

Per le cappelle storiche cosa è previsto?

Toccherà alla Soprintendenza poi coordinare i lavori di recupero, anche architettonico, della cappelle storiche. E’ solo l’inizio di una complessa «pianificazione e messa in opera di un intervento urgente di salvaguardia strutturale». Poi dovranno essere restaurate tutte le zone costruite tra fine ‘800 e i primi 50 anni del ‘900. L’intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria sarà affidato completamente al futuro gestore unico dei servizi cimiteriali che gestirà i tempi e le modalità di intervento secondo i progetti dei progetti di finanza.

Redazione