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MADDALONI- E’ finita. Si chiude e tutti a casa. Da domani, ufficialmente lo stabilimento «Maddaloni Cementi S.r.l., ex-Cementi e oggi Colacem, cesserà di esistere. nel senso che, dopo 53 anni ininterrotti, dal primo febbraio gli operai non entreranno più negli impianti, negli uffici e nell’ex cava. Finisce un’epoca nel silenzio generale. Anche per gli ultimi dei 90 dipendenti (quelli che , negli ultimi  due anni, hanno lasciato quello che è stato il più grande cementificio della provincia di Caserta con destinazione Nor Italia, pensionamenti o rescissione di contratto) non ci sarà più contratto. Vanno via gli ultimi sette dipendenti e due addetti alla manutenzione ex cava. Tutto chiuso e dismesso: dall’altoforno agli uffici, un dei presidi industriali più grandi della conurbazione casertana ha già smesso di vivere. La data ufficiale della  «morte industriale e commerciale» è fissata per il 31 gennaio. Scompare l’indotto: servizio autotrasporti forniture, trasporto cemento lavorato, approvvigionamento clienti. Resta aperta ora la questione dello smontaggio dell’impianto e della ricomposizione  «strutturale e morfologica» della cava. L’unica attività aperta è quella legata agli «interventi di naturalizzazione e riforestazione». Sulla base di una intesa, tra l’amministrazione comunale e il management aziendale, si punta sul medio periodo al «rimboschimento, con l’obiettivo fattibile di riportare la natura e la biodiversità nell’area dell’ex-sito estrattivo da anni non più coltivato» in linea con le direttive del nuovo Puc.

Redazione