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Blocco C del Parco Verde, primo piano rialzato. I carabinieri del nucleo operativo di Caivano credono che in quell’abitazione possa esserci un punto di smercio della droga. Intervengono ma le telecamere installate lungo la palazzina rilevano il blitz. Un uomo raccoglie una borsa e prova a lanciarla via. Non ci riesce,  perché l’alert della telecamera non gli risparmia le manette. Aniello D’Angelo* è del rione IACP, ha 23 anni ed è già noto alle forze dell’ordine. In quella borsa aveva nascosto 44 grammi di cocaina, 29 di hashish e 2 dosi di crack. Anche denaro, oltre 1700 euro ritenuti provento illecito. D’Angelo non è solo, con lui una 22enne incensurata e un 30enne già noto alle forze dell’ordine. Per loro una denuncia per aver concorso nel reato di detenzione di droga a fini di spaccio. Il 23enne, invece, è stato portato in carcere dove attende di raccontare al giudice la sua versione dei fatti. Nel bilancio finale i carabinieri riporteranno anche il sequestro di un sistema di videosorveglianza che, benché avanzato, non ha fornito i risultati sperati. Durante i controlli eseguiti subito dopo l’arresto, i militari di Caivano hanno rinvenuto anche 50 proiettili cal. 9×21 millimetri. Erano in una scatola, in un’aiuola pubblica. Un metodo di occultamento diffuso soprattutto nella periferia occidentale del capoluogo campano. Sono stati sequestrati a carico di ignoti.

D’ANGELO ANIELLO, NATO AD AVERSA 16.05.1999

Redazione