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In ballo i 5 mila voti del Quadrilatero Montedecoro, via Colle Puoti, Pioppolungo, via Cancello. Possibile al discesa in campo di “Siamo Maddaloni” e Movimento delle Periferie”

MADDALONI- Le periferie contano. E fanno i conti nelle tasche elettorali di Andrea De Filippo, Pino Magliocca, Claudio Petrone di chiunque pensi di candidarsi a sindaco. La periferia c’è, e si vede. Stiamo parlando di un’area molto precisa del “Quadrilatero”, geografico ed elettorale, che ha come vertici: Montedecoro, via Colle Puoti, Pioppolungo, via Cancello. In cifre ballano oltre cinque mila voti. In pratica, se adeguatamente organizzata, questa platea elettorale potrebbe anche essere l’ago della bilancia. E’ un’esagerazione o una provocazione? Non una cosa seria provata dai numeri. Basta solo un esempio: le periferie, nelle ultime tornate elettorali, sono state decisive per la vittoria. E’ il caso di Arienzo, in ordine di tempo: Qui, la frazione Crisci, con i suoi 800 consensi è stata decisiva affinché l’ago della bilancia pendesse a favore di Giuseppe Guida. E il “Quadrilatero delle periferie” è ancora più consistente.

Cosa bolle in pentola? I residenti elettori di queste zone sono consapevoli del loro ruolo, del peso elettorale e della capacità di portare le proprie istanze e di poter far valere le proprie ragioni in tutte le sedi istituzionali. C’è la possibilità, numeri alla mano, di non dipendere più dal politico benevolente di turno ma di imporre un’agenda politica, condizionare le decisioni. Insomma, di contare davvero affrancandosi dalla rassegnazione o peggio dalla lamentela. Si rilevano segni di forte risveglio e voglia di partecipazione politica. Sarebbero due, e non una sola, le liste civiche che possono scendere in campo. Tutto è in evoluzione ma si sta discutendo seriamente. La prima lista potrebbe essere “SIAMO MADDALONI” che si rifà a precedenti esperienze amministrative volute dall’avvocato Giuseppe Vinciguerra che si richiama al candidato sindaco Andrea de Filippo. Ma c’è fermento. E ci potrebbe essere una seconda civica “MOVIMENTO DELLA PERIFERIA”, che secondo i vari rumors avrebbe come coordinatore organizzativo Antonio Pesce. Quest’ultima si connota come compagine civica, laica, indipendente. in sintesi distinta e distante da partiti politici tradizionali o consiglieri regionali di riferimento. Quest’ultima, ha scelto il campo di azione ma non il candidato sindaco di riferimento. Lo potrebbe fare dopo il 30 marzo oppure presentare un candidato sindaco delle periferie. Si lavora. Ma al momento c’è una sola certezza: le periferie contano. E non hanno intenzione di stare a guardare.


Redazione