00 3 min 1 anno
Una sconfitta pesante per una Nazionale che va ripensata, iniziando dall’allenatore

L’Italia perde in casa, al Maradona, per 2-1 contro l’Inghilterra. Proprio un’altra storia rispetto a quella che ricordiamo di euro2020 dove l’Italia vinse la finale grazie ai rigori. Stasera nel girone d’andata per le qualificazioni, l’Italia non prende punti ma ne concede 3 importanti all’Inghilterra. Il primo tempo è stato di dominio assoluto degli inglesi. I protagonisti di due grandi gol, al 13′ Rice e al 44′ su rigore per fallo di mano di Di Lorenzo e Kane rendono difficile il percorso degli azzurri. Nel secondo tempo c’è stata la reazione, ma gli azzurri di Mancini non sono comunque riusciti a ribaltare la partita. I tifosi speravano in una grande ripresa, dovuta soprattutto ai grandi cambiamenti fatti da Mancini, ma così non è stato. Mancini avrà fatto male a cambiare la strada vecchia per la nuova? Questo lo sapremo solo seguendo il cammino della qualificazione dei nostri azzurri. Un cammino che si complica già alla prima partita. Sotto accusa un centrocampo che non aiuta difendere e nemmeno ad attaccare. Barella, Jorginho, Verratti sono da rivedere. Niente scuse e sotto con le soluzioni. Non ci sono italiani da offrire a questa nazionale? Non è così. E’ vero che le squadre di club sono per la maggior parte fatte da calciatori stranieri, ma questo non può essere un alibi. Di fatto da dopo la vittoria all’Europeo, si scende sempre di più. Non fa onore all’Italia, un’Italia calcistica ridotta in uno stato comatoso e sempre più deludente. Non si riesce a formare uno zoccolo duro di una squadra: ad ogni partita c’è una novità. Ora pescare in Argentina, trascurando i tanti giovani attaccati che ci sono. Se qualcuno si illude di trovare un Khvicha Kvaratskhelia per la nazionale, è fuori strada. Per un’Italia che va ripensata, anche l’allenatore va messo in discussione. L’Europeo del 2024 è un’altra storia. Una storia che è iniziata malissimo e speriamo si concluda come la volta scorsa.

Annalisa Capasso