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MADDALONI- Si fa sul serio, Da oggi, è scaduto il tempo delle reciproche manifestazioni di disponibilità ad adempiere. La parola passa ai tributaristi di fiducia del Comune e dell’Interporto Sud Europa: si cominciano ad applicare i dettami del Decreto legislativo 546/92. Entra nel vivo la conciliazione giudiziaria su 15 milioni e 860 mila euro di imposte e tasse comunale non pagate. Accantonata la strada della «proposta unilaterale e volontaria» di rateizzo (almeno 100 rate mensili) e di concessione in garanzia di ipoteche immobiliari, i tecnici di parte dovranno tracciare il percorso che consisterà nella presentazione di una istanza congiunta sottoscritta personalmente dalle parti o dai difensori, per la definizione totale o parziale della lite. E’ impossibile, calendario alla mano, che entro il 18 dicembre si possa già approdare alla cessazione del contendere. In tal caso. Insomm,a nel dicembre 2012 cominciò il calvario del dissesto finanziario, Nel dicembre 2018 potrebbe essere imboccata la strada che porta fuori dal tunnel finanziario. Secondo le prime stime il Comune incasserebbe in media tre milioni di euro ogni anno. L’Interporto Sud Europa otterrebbe una riduzione, secondo norma, delle sanzioni amministrative sull’intero importo (pari al 40 o al 50 per cento del minimo previsto per legge) che equivarrebbe ad un risparmio di almeno due milioni di euro sul monte debiti. Se il percorso che comincia oggi andrà a buon fine, l’accordo potrebbe essere il fondamento dei nuovi bilanci del comune e la ripresa delle attività di spesa corrente, ordinaria e straordinaria manutenzione nonché erogazione di servizi, generalmente falcidiati dai tagli dei bilanci degli scorsi anni. «Si sta lavorando –si limita a commentare il vicesindaco Gigi Bove, titolare delle delega ale finanze e al contenzioso- per centrare due obiettivi altamente qualificanti: tutelare gli interessi del territorio come mai prima è stato fatto; inaugurare una nuova stagione finanziaria che permette all’ente locale di tornare a gestire oculatamente servizi oggi negati o ridotti al minimo storico». Oltre i dettagli tecnici, su cui lavorando gli esperti, tra le parti c’è un interesse condiviso, a più ampio respiro. Si vuole chiudere la stagione dei contenziosi ad oltranza. Il comune ha bisogno di un gettito essenziale. E pure l’Ise ha fretta di chiudere: l’estunzione di ogni pendenza debitoria verso la pubblica amministrazione è il lascia passare per accedere ai fondi e alle agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative riconosciute alla «Zone economiche speciali» (Zes), aree logistiche collegate alle zone portuali.

bocchetti