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MADDALONI- Gigi Bove ha dato voce alle istanze, alle aspettative e alle richieste ragionate del territorio sintetizzate nel documento unitario votato all’unanimità dal consiglio comunale. Alla prima audizione del tavolo tecnico sul piano ospedaliero, convocato dal presidente della commissione sanità della Regione Stefano Graziano, da vicesindaco ha guidata una folta delegazione di consiglieri comunali composta da Claudio Marone, Nunzio Caiazzo, Nunzio Sferragatta, Michele Russo, Domenico Russo, Imperia Tagliafierra e Angelo Campolattano.

Quali sono le impressioni avute dopo il primo incontro?

Abbiamo esplicitato tutte le riserve sul piano ospedaliero che il Conisglio Comunale ha messo in luce. Alla presenza di altre delegazioni comunali abbiamo tenuto altissima l’indignazione e la ferma determinazione di Maddaloni di pottenere servizi sanitari di livello e adeguati ai bisogno del territorio.

Nel dettaglio?

La premessa non è negoziabile: si parte dalla difesa e dal potenziamento dei servizi già esistenti. Maddaloni vuole e deve essere una Dea di primo livello.

Una richiesta molto alta e chiara…

Una richiesta ragionevole dettata da elementi oggettivi e inconfutabili. Il nostro presidio rappresenta un bacino di utenza reale e storicamente determinato che va ben oltre i confini amministrativi della provincia. Questo dato macroscopico non può essere ignorato.

In concreto?

Non basta affatto un presidio ridotto a Pronto Soccorso. Servono servizi completi e soprattutto qualificanti. Servizi veri per dare risposte a richieste certificate del territorio. I pannicelli caldi e i contentini non fanno per noi. Qui, da sempre e ancora oggi si fa sanità. E’ quello che ha bisogno un vasto comprensorio.

Siete entrati nel merito?

Lo si farà in ulteriori tavoli dedicati ad aspetti specifici. Oggi, è stata inquadrata la situazione nel suo complesso. E’ l’inizio di un percorso che intendiamo fare fino in fondo. Non ci fermeremo finché un simile dimensionamento che fa rima con dismissione, disservizio e mortificazione del terriritorio non sarà rivisto.

Redazione